(L.Guelpa) Fernando Gago si è scrollato di dosso l’etichetta del pezzo da museo destinato a percorrere anzitempo il viale del tramonto. Eppure fino a un mese fa l’ipotesi di rientrare in Argentina, lontano dai clamori del calcio europeo, sembrava tutt’altro che da scartare. La Roma non l’aveva riscattato e per Mourinho il centrocampista originario di Ciudadela non aveva le caratteristiche per dar respiro, neppure come rincalzo, a Khedira o Xabi Alonso. Gago però è tutt’altro che da rottamare e questo l’ha intuito il connazionale Mauricio Pellegrino, nuovo tecnico del Valencia, che ha incaricato il club di ingaggiarlo. Il Real Madrid l’ha quasi regalato (dopo averlo pagato 21 milioni di euro dal Boca Juniors), dopo che la Roma ha deciso di non riscattarlo.
RIVINCITA Nel Valencia Gago ha ottenuto dall’allenatore le chiavi del centrocampo e nella prima giornata della Liga si è tolto il lusso, proprio con il Real, di frenare gli ardori di Xabi Alonso. È stato tra i migliori in campo anche con il Deportivo La Coruña, attirando persino le attenzioni del selezionatore argentino Alejandro Sabella, che l’ha richiamato nella Selección per le qualificazioni al Mondiale 2014. In poche settimane è davvero cambiato tutto e Gago non perde occasione per ricordarlo: «È la miglior risposta che potevo fornire a chi dubitava delle mie qualità. Nella Roma non mi sono mai sentito davvero valorizzato. Mi è mancata la fiducia dell’allenatore e dei compagni. A Madrid, invece da acquisto di lusso sono diventato uno che non ha avuto la possibilità di allenarsi con la prima squadra».