Se non fossero fatti attestati, nessuno ci crederebbe. E’ lo strano destino di due portieri, prima sedotti e poi abbandonati, dalla Roma. La prima storia è quella di Idriss Carlos Kameni, estremo difensore prima di Espanyol e poi Malaga. In mezzo al suo destino doveva esserci la Roma, quella nuova degli spagnoli e degli americani. Doveva arrivare un camerunense, e invece arrivò un olandese tra i pali della porta giallorossa. Storie del tipo “Se mi sposi, scappo”. Proprio così, perché il matrimonio perfetto tra la Roma e Kameni era fatto, fino ad arrivare quasi all’altare, ma alla fine la Roma preferì scappare, lasciando il povero Kameni impietrito. Ci si crede, vista la figura e i sogni passati per la testa del portiere camerunense. “Questo matrimonio non s’ha da fare” e non si fece. Kameni rimase in Spagna e la Roma prese quello che poi è il suo attuale portiere, Marteen Stekelenburg. Dalla penisola iberica arrivarono diverse spiegazioni sull’accaduto: la prima incolpava le società, l’Espanyol per i pochi giorni concessi per la trattativa, la Roma per la poca decisione nell’affare (vista anche la disapprovazione da parte del pubblico romanista). La seconda incolpava il giocatore: voleva fare il titolare, e a Roma questa certezza non c’era. E Kameni? Pochi mesi dopo l’accaduto rescinde con l’Espanyol e firma con il Malaga degli sceicchi sognando di fare il titolare di una “futura” squadra stellare. Ma si sa, nei matrimoni c’è sempre il pericolo di essere traditi. Come le attese di Kameni: 9 partite in sei mesi e tanta tanta panchina, è quindi il triste epilogo per il portiere della Nazionale del Camerun. Gli 883 cantavano “Stessa storia, stesso posto, stesso bar”. Forse le trattative non si sono svolte in un bar davanti ad un caffè o chissà cosa. Il posto e la storia invece sono quelli: la Roma “vuole” cambiare portiere, ne individua uno, anche questo perfetto per il gioco del nuovo allenatore, lo seduce e alla fine lo molla. Questa volta però, il protagonista si chiama Mauro Goicoechea. Portiere del Danubio che, durante la sessione di mercato ancora in corso, è stato per una giornata un portiere della Roma. Lui stesso diede quasi l’annuncio: “Per me è la prima volta in Europa, sono felice”, ma anche stavolta la storia si ripete: i tifosi romanisti si ribellano e la Roma scappa. Anche Goicoechea rimane impietrito. La prima volta a Roma, sarà quindi da turista. Eh si, perché il suo nome, come quello di Kameni in passato, è sparito dal radar giallorosso proprio quando sembrava ad un passo. Pazienza, resterà al Danubio. Certo che le dichiarazioni d’amore di Zeman prima e la grande attenzione mediatica dopo, sono un duro colpo. L’entourage del giocatore non le manda di certo a dire: “Sabatini non parla”. Purtroppo nel matrimonio, almeno dopo tanti anni, c’è la possibilità che due coniugi non abbiano più nulla da dirsi, altre volte ci sono solamente donne mangiatrici di uomini e viceversa, nel calcio invece c’è una Roma mangiatrice di portieri. Si salvi chi può (e qualcuno lo dica a Stek!).
A cura di Flavio Festuccia