(A. Angeloni) – «Sono felicissimo, sto vivendo un momento molto importante per me e non vedo l’ora che mi mandino i documenti per viaggiare. Ho dovuto attendere quindici giorni, è stata una trattativa lunga, per fortuna tutto si è concluso per il meglio. Ho continuato ad allenarmi come sempre per farmi trovare pronto. Quando arriverò a Roma mi metterò in contatto con Emiliano Alfaro, mio compagno di squadra nelle giovanili che vive a Roma (gioca nella Lazio ndr) e mi aiuterà». Per me è la prima esperienza in Europa, sono felice». Già parla da romanista Mauro Goicoechea, 24 anni, portiere uruguayano del Danubio, mentre il suo manager attende notizie da Roma. Zeman ha seguito Goicoechea, lo ha scoperto un anno fa grazie alla segnalazione del suo fido collaboratore e grande amico, ora scomparso, Francesco Mancini, che di fatto era il suo portiere ideale. Ora Mauro, nella testa del boemo, sarà il titolare della Roma.
IL MESSAGGERO Goicoechea: “Roma, io sono pronto”. Stekelenburg verso l’addio
La società giallorossa con il Danubio e con il calciatore ha fatto tutto (un milione il costo complessivo), adesso sta solo aspettando di liberargli il posto. Ovvero, attende che su Stekelenburg arrivi un’offerta importante, cinque, sei milioni di euro per poterlo cedere (in questo caso, uno andrebbe all’Ajax, come da accordi stipulati al momento dell’acquisto tredici mesi fa). Sabatini sta valutando seriamente l’ipotesi di lasciar partire Stekelenburg (che non dovrà operarsi alla spalla, così dicono i medici di Trigoria), arrivato a Roma solo un anno fa dall’Ajax per poco più di sei milioni di euro. Un anno un po’ così, il suo. Zeman lo ha testato in estate, ne è poco convinto; lui, Maarten, ha annusato puzza di bruciato e si è convinto che sia meglio cambiare aria. La Premier, aveva fatto capire l’olandese, è il campionato giusto per lui e il Tottenham di Villas Boas è molto interessato (Julio Cesar, suo «concorrente» per un posto negli Spurs, ha trovato problemi per l’ingaggio molto alto, inferiore di parecchio a quello di Steke). Ricapitolando, Goicoechea arriva (ad ore sarà a Roma per le visite), Steke parte (partirà), oggi dovrebbe arrivare l’offerta inglese.
Sabatini si sta occupando del portiere, in entrata e in uscita, e delle cessioni di chi, a Roma, non trova molto spazio. Su tutti Borriello. L’impressione è che entro la fine del mercato qualcosa si muoverà: dall’Inter, al Tottenham (sì, anche lui), fino ad un ritorno alla Juventus, che sta cercando una punta disperatamente. Il Tottenham, praticamente, cerca di fare spesa nella Roma: oltre a Pjanic aveva chiesto pure Lamela, offerta per entrambi, 40 milioni. La Roma ha dato due secchi no. Non se ne parla. Pronta, invece, la società giallorossa dire sì all’approdo di Steke negli Spurs. Altro rifiuto: all’Arsenal, che si era interessata a Burdisso, ma il calciatore non era molto convinto di trasferirsi a Londra. Quindi, fine del discorso.
La Sampdoria si sta interessando a Bojan, che ha pure richieste dall’Inghilterra e dalla Spagna. Il direttore sportivo blucerchiato Sensibile, ha già tentato un timido approccio con Walter Sabatini, in questi giorni a Milano per gli ultimi fuochi di mercato. La trattativa si sbloccherà sempre attraverso l’intervento del Barça, che riscatterebbe il calciatore della Roma per poi girarlo in prestito altrove. Anche il Milan pensa allo spagnolo, anche per le condizioni instabili di Pato.
Con le parole di De Rossi si è stoppata la questione relativa a un suo passaggio al City. Tra chi pensa questo e chi, invece, sostiene che Mancini sferrerà presto un altro attacco, arrivano le parole di Bruno Conti, rilasciate a Sky. «A Daniele non è mai passato per la testa di lasciare la Capitale. De Rossi lo abbiamo preso nel 1995 dall’Ostiamare e sicuramente cederlo è stato l’ultimo pensiero della società». Bene, no?
Sabatini, tra le altre cose, si sta interessando a Francesco Di Mariano, trequartista della Primavera del Lecce. Bene per Alberto De Rossi.