(Il Messaggero) – Davis Mangia ringrazia Zdenek Zeman: il tre a zero contro l’Olanda all’esordio sulla panchina dell’Under 21 porta la firma di Lorenzo Insigne, Ciro Immobile eAlessandro Florenzi. I primi due, protagonisti del Pescara guidato dal boemo, che lo scorso anno nel campionato di serie B, non solo ha dato spettacolo, ma ha anche raggiunto la serie A dopo anni vissuti nel limbo.
Insigne, classe ’91, ora sta convincendo anche Walter Mazzarri, che ha perso Lavezzi e storceva il naso per l’arrivo del talento campano. Non perché non credesse nelle sue qualità, ma solo perché non si «fida» troppo dei giovani, preferisce puntare sui calciatori con maggiore esperienza. Zeman lo avrebbe voluto alla Roma: o lui o Destro. È arrivato il secondo, non male lo stesso. Insigne è praticamente cresciuto con Zeman, che lo ha lanciato a Foggia, trentatré gol in 19 partite, e lo ha valorizzato a Pescara, diciotto in trentasette.
Immobile è un altro che il boemo ha trasformato, basti guardare i dati: nel Grosseto sedici presenze un gol, nel suo Pescara, ventotto reti in trentasette partite. Ora è al Genoa e il ragazzo di Torre Annunziata si sogna Zeman la notte, chissà se con De Canio saprà ripetersi, è il grande quesito.
Infine Florenzi, che la Roma ha dovuto ripagare per riportarselo a casa dopo un prestito folle al Crotone. Lo aveva chiesto il Pescara un mese e mezzo fa, ma Zeman ha detto chiaro e tondo al presidente Sebastiani che se lo sarebbe portato volentieri nella Roma.Attualmente non è un titolare dei giallorossi, ma molti sono pronti a scommettere che di partite ne giocherà tante. Così come è successo a Crotone: la Roma credeva poco in lui e lo ha mandato in Calabria in prestito, riprendendolo – proprio per volontà del boemo – a 1.250 milioni di euro. Ne sarà valsa la pena.