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IL ROMANISTA Verre subito in gol nel Siena: “Speriamo sia solo l’inizio…”

Verre con la nuova maglia della Roma

(V. Meta) – Tre settimane. È il tempo che è servito a Valerio Verre per passare da ultimo arrivato nel ritiro di Cascia a titolare del centrocampo di Serse Cosmi nella prima partita ufficiale del suo Siena, bagnata dalla prima rete fra i professionisti, quella che ha fissato il punteggio sul 4-2 nel terzo turno di Coppa Italia domenica sera al Franchi contro il Vicenza. «Sono contentissimo – ha detto emozionato dopo la partita -, sia per il mio gol sia per aver contribuito alla vittoria della squadra. Questo gol è arrivato in Coppa Italia, ma spero di farne tanti altri per fare felici i nostri tifosi». Una serata perfetta per il centrocampista diciottenne, che Cosmi ha schierato proprio al centro della linea a cinque (che però in fase di non possesso diventava a tre) insieme, fra gli altri, a Gaetano D’Agostino, che era stato l’ultimo a vincere lo scudetto Allievi Nazionali con la Roma prima dello squadrone dei ’93 e che oggi si ritrova a giocare accanto al ragazzo che in quel gruppo di marziani era il più piccolo di tutti.

Al Siena Verre è arrivato il primo giorno di agosto, giusto in tempo per aggregarsi al secondo ritiro della squadra di Cosmi, che dopo aver iniziato la preparazione a una settantina di chilometri dal campo in cui Valerio faticava agli ordini di Zeman, si era spostato in Umbria per completare il lavoro. A portarlo in bianconero è stato l’affare Destro: il suo cartellino, come quello di Piscitella, è finito in comproprietà con il Genoa, ma mentre l’attaccante è rimasto a disposizione di De Canio, lui è stato subito girato in prestito al Siena. Nessun problema di ambientamento, in Toscana ci ha messo poco a dimostrare le qualità che da sempre chi lo allena fra Roma e nazionali giovanili gli riconosce: tecnica, personalità, visione di gioco e anche un ottimo senso dell’inserimento, retaggio di un’infanzia da attaccante rispolverata nientemeno che da Luis Enrique, il primo a portarlo in ritiro con i grandi appena diciassettenne e che poco meno di un anno fa gli regalava l’emozione dell’esordio all’Olimpico nella sciagurata notte di Roma-Slovan. Allora tanta era la rabbia per l’eliminazione che Valerio non se l’era sentita neanche di festeggiarla, la sua prima volta nel calcio che conta.

Il Franchi non sarà l’Olimpico, però stavolta sì che ha potuto godersi una festa comunque breve, visto che già ieri mattina ha raggiunto Ronchi dei Legionari, vicino a Gorizia, dove l’Under 19 di Evani è in ritiro in vista dell’amichevole di domani contro la Slovenia, «ma appena torno mi concentrerò sulla prossima gara – assicura -. Questa sarà una settimana importante in vista della prima di campionato con il Torino. Noi non pensiamo all’handicap della penalizzazione, siamo tranquilli e sereni e prepareremo la partita al meglio». Intanto in azzurro ritroverà un po’ dei suoi compagni storici, l’amico di sempre Marco Frediani, Alessio Romagnoli (unico convocato sotto età insieme a Lezzerini e Cristante) e poi quello che probabilmente raccoglierà la sua eredità nel centrocampo della Primavera, Matteo Ricci. Una piccola rimpatriata prima di dare inizio al conto alla rovescia che, Cosmi permettendo, lo porterà all’esordio in Serie A.

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