(A. Serafini) – I record esistono per essere infranti, se poi sono utili anche a salvare la faccia, aumentano smisuratamente di valoreE quello di Nicolas Lopez racchiude tutto questo. Domenica sera all’Olimpico il debutto della Roma zemaniana aveva nascosto quello meno importante e improbabile del «Conejo» uruguaiano – in patria lo chiamano pure «El Diente» – punta di diamante della scuderia dei giovanissimi talenti scoperti da Sabatini in giro per il mondo. E alla fine poco importa se per salvare il primo c’è stato inevitabilmente bisogno del secondo. I numeri impressionati mostrati nella scorsa stagione tra la Primavera di Alberto De Rossi, hanno trovato conferme nelle scelte di mister Zeman, che dal suo primo giorno romanista non ha avuto alcun dubbio di gettare il ragazzo nel giro dei più grandi. Aspettative rispettate e ripagate alla prima occasione per il giovane Nico, che nello scoramento dei 50.000 sugli spalti, ha avuto bisogno soltanto di sei minuti per evitare la sconfitta. Stop, sombrero e destro volante a tempo scaduto sotto la Curva Sud, per un posto nella hall of fame romanista come il giovane più veloce a bagnare l’esordio con una rete. In Uruguay, dopo averne perso le tracce, lo celebrano. E il ct Tabarez lo ha convocato per i prossimi impegni di qualificazione ai Mondiali, come ha fatto il Paraguay con Piris. La Roma comincerà oggi a preparare l’insediosa trasferta con l’Inter a San Siro. Partita nella quale proprio Nico Lopez può sperare di avere una chance da titolare insieme al debuttante Destro. Appuntamento fissato alle 17.30 nell’unico allenamento in programma, prima delle doppie sedute che si svolgeranno domani e venerdì. Migliorano le condizioni di Bojan, mentre soltanto oggi si avrà un quadro più chiaro delle condizioni di Totti. Il capitano, uscito zoppicando dalla pancia dell’Olimpico, continua a sentire dolore alla caviglia sinistra (quella operata e colpita di nuovo domenica): ieri terapie farmacologiche, se il fastidio persisterà, non è esclusa una nuova visita di controllo a Villa Stuart.