(A. Serafini) – «Il gol di Osvaldo è una perla, mai pensato di cederlo per quindici milioni». Parola di Walter Sabatini, che da ieri sera non ha più alcun dubbio. La vendetta per quel gol fotocopia annullato l’anno scorso contro il Lecce, ha un sapore agrodolce per l’argentino, valore aggiunto nel debutto della Roma zemaniana di fronte ai cinquantamila dell’Olimpico: «Finalmente mi vendico, ma dobbiamo ancora lavorare tanto. Siamo stati brillanti soltanto a tratti, abbiamo giocato troppo in orizzontale.Queste squadre vengono all’Olimpico chiudendosi dentro l’area, ma dobbiamo giocare di più in profondità. Siamo ancora un pò sulle gambe, nel primo tempo non sono andato benissimo. Dobbiamo migliorare tanto e stare attenti alle ripartenze dando supporto al reparto difensivo. Sono sicuro che miglioreremo di settimana in settimana». Un gol e un palo, salvati dalla magia finale di Nico Lopez: «Se lo merita perchè è fortissimo». Poi c’è anche il tempo di dedicare un pensiero al suo portiere: «Stekelenburg? Non possiamo dirgli niente, è stato impeccabile».
Il risultato prima di tutto, impossibile parlare di individualità, anche perchè l’emozione della prima volta per Piris si è fatta sentire: «Tutte quelle ovazioni da parte dei tifosi mi hanno coinvolto, penso che giorno dopo giorno miglioreranno anche le prestazioni. Eravamo un po’ fermi nel primo tempo, meglio nella ripresa anche se Gomez ha colpito dalla mia parte. Ne avevamo parlato, ma può succedere, era un contropiede». Lo stesso ottimismo che ha colpito anche l’americano Bradley: «Si fa sempre fatica quando si comincia con la prima di campionato, ma è un punto che ci prendiamo con grande serenità. Penso che siamo sulla buona strada». Nessun problema tattico, soltanto una condizione fisica da migliorare insieme al ritmo partita: «Sono un giocatore che deve aiutare la squadra, mi fa piacere la fiducia che mi sta dando Zeman. Per me il ruolo non è importante, mi sento bene sia in mezzo al campo, che da mezz’ala.[…]»