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IL TEMPO Totti passa dai box

Totti De Rossi

(A. Serafini) – Come un fulmine a ciel sereno: nel tranquillo pomeriggio tra i monti della Stiria, Totti saluta tutti e se ne va. Nessun allarme in particolare, anche se l’abbandono del ritiro e un viaggio di mille chilometri per una visita lampo nella capitale, lascia spazio a più di un dubbio. Una decisione concordata, spiegano da Irdning, già da qualche giorno. Ovvero da quando il fastidio alla caviglia sinistra (la stessa operata dopo lo scontro con Vanigli nel febbraio del 2006) è tornato a farsi sentire insieme all’incubo di quella placca di metallo, mai rimossa dopo l’incidente. Un intervento, a cui Totti ha deciso di sottoporsi soltanto a fine carriera per evitare uno stop di 4 mesi. Dopo l’allenamento mattutino, la partenza in tutta fretta verso Villa Stuart, struttura di riferimento del fido prof. Mariani.

Totti vuole vederci chiaro e si mette nelle mani del medico che lo ha operato più volte. Le preoccupazioni del capitano saranno risolte nella mattinata di oggi, quando il numero dieci si sottoporrà a una risonanza magnetica insieme ad altri esami specifici. Se non ci saranno complicazioni, domani o già nella serata di oggi rientrerà subito in Austria. Per Dodò invece, allenarsi con i compagni rimane ancora un miraggio. Escluso il rischio di una nuova operazione, il terzino dovrà sottoporsi a lunghe sedute di fisioterapia. Un problema nato già in estate. Sabatini aveva espresso la richiesta di far arrivare il calciatore a Roma con diverse settimane di anticipo – in modo da completare qui la riabilitazione – rispetto all’effettiva fine del contratto con il Corinthians (31 luglio).

Ma i due club non hanno trovato un accordo. Un lungo infortunio legato ad un lungo recupero: un punto in comune con Burdisso con una notevole differenza. Se l’argentino ha passato buona parte delle sue giornate (circa sei ore al giorno) tra sedute fisioterapiche e macchinari di recupero, il brasiliano ha perso troppo tempo. Ora l’obiettivo è farlo recuperare per la prima sfida con il Catania il prossimo 26 agosto. Intanto in Austria le continue doppie sedute di allenamento cominciano a farsi sentire: dopo Bojan e Bradley, ieri è stato il turno di Pjanic. Il bosniaco ha interrotto la seduta pomeridiana per un leggero affaticamento ai flessori.

Stesso problema che ha colpito, in zone diverse, anche lo spagnolo e l’americano. Un sovraccarico di sforzo, ritenuto normale a questo punto della preparazione, che non dovrebbe procurare alcun allarme. Situazione diversa per Stekelenburg: dopo i quarantacinque minuti giocati contro i locali appena tre giorni fa, l’olandese continua ad allenarsi a corrente alternata. Superata la contrattura rimediata nella tournee statunitense, continua a farsi sentire il dolore alla spalla. La squadra tornerà da Irdning con un giorno d’anticipo: previsto domenica sera il volo da Graz.

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