(M. Pinci) – Se il vento d’Inghilterra porta anRoma l’interesse sempre più concreto del Manchester City su De Rossi, dal Brasile arrivano certezze sul futuro di Marquinhos. Il giovane centrale che il club ha scelto di affiancare alla coppia Burdisso-Castan è praticamente un giocatore della Roma. Accordo definito con il Corinthians sulla base del prestito con diritto di riscatto. Formula che piace alla Roma, ma anche al club Paulista. «Noi vogliamo un prestito — ha spiegato il dt De Andrade — è un bene per il giocatore fare esperienza, conoscere l’Europa e un campionato diverso. E sarà un bene anche per il Corinthians visto che tornerà un giocatore più maturo. Insomma, ci guadagniamo tutti».
Se poi non dovesse tornare, perché da Trigoria verrà esercitato il diritto di riscatto, in Brasile si consoleranno con qualche milione di euro, che crescerà anche con il 5 per cento di una eventuale cessione futura. Contenti tutti, soprattutto Marquinhos: «A Roma avrei più spazio, lì ci sono solo Castàn e Burdisso come difensori. Provo un grande affetto per il Corinthians, ma devo vedere il lato professionale e sono sicuro che la dirigenza capirà la mia posizione, io voglio giocare». E i soli 5 minuti disputati nella vittoria del Timao per 1-0 sull’Internacional non sono certo uno stimolo a cambiare idea.
Il 18 agosto di un anno fa il closing del passaggio di proprietà del club in mani americane, celebrato oggi da Baldini e Fenucci: «Non so se abbiamo fatto cose buone o meno. Ma al club abbiamo dato tutto, e di cosa si può essere più grati se non di aver avuto almeno una volta nella vita la possibilità di ‘giocarsela’ come ci pare », giura il dg. L’ad invece guarda al futuro: «L’obiettivo è la costruzione di una squadra in grado di assicurare competitività immediata e futura al club. E poi essere stabilmente al vertice, sviluppare adeguatamente il brand, costruire il nuovo stadio. Il futuro sarà nostro, forse molto prima di quanto pensiamo». Il pubblico ci crede: in 21mila hanno acquistato un tagliando per l’amichevole di domani della squadra all’Olimpico con l’Aris, debutto stagionale casalingo. Intanto Totti ricorda il presidente Sensi: «Quattro anni fa ci ha lasciato, con lui ho condiviso i miei successi». Ieri per il capitano una botta al ginocchio in allenamento. Nulla di grave: domani all’Olimpico ci sarà anche lui.