(M. PINCI) Adesso, il City ci crede davvero. Da ieri, lo ha detto il direttore sportivo Walter Sabatini, Daniele De Rossi non è più un intoccabile. «Se una società dovesse arrivare con una proposta a cui non si può opporre un rifiuto la prenderemmo in considerazione», l’annuncio del ds. Che, pur ricordando il contributo «di romanità» del giocatore e la sua importanza tecnica, ha aperto per la prima volta a una partenza: «Non dico sarebbe ceduto ma di certo ne dovremmo parlare. La Roma non si può porre di fronte allo scenario in modo distaccato. La mobilità è un criterio di sopravvivenza del sistema ». Parole che avrà gradito Roberto Mancini, manager del Manchester City: con De Rossi ha contatti frequenti, la prima proposta di 20 milioni di sterline è stata rigettata ma presto ne arriverà un’altra. E di fronte a 30-32 milioni di euro la Roma vacillerebbe.
Nubi sul domani di “capitan futuro”, non preoccupa invece il capitano attuale: l’ecografia di controllo effettuata da Francesco Totti ieri mattina a Villa Stuart ha confermato le sensazioni della vigilia: solo una tendinite al peroneo. Per lui fisioterapia e allenamenti differenziati per esssere in campo per la prima di campionato (quando mancherà Destro, squalificato) con il Catania. Terapie che Totti, su consiglio del prof. Mariani, svolgerà a Roma con il suo ex fisioterapista Silio Musa. Il capitano non ripartirà comunque per Irdning, dove ieri si è presentato Balzaretti: «Io sono sempre stato chiaro, volevo venire solo alla Roma», ha detto l’esterno. Sabatini invece riapre il mercato: «Avvertiamo l’esigenza di un centrale, verrà acquistato in fretta. Poi ci fermeremo, ma coglieremo le occasioni». L’obiettivo è Rhodolfo, ma costa 12 milioni. Il ds: «Un intermediario mi ha offerto Cassano ». Un secco “no” la risposta. Ultimatum della Fiorentina a Pizarro: o firma oggi o l’affare sfuma.