(M. Pinci) – All’alba dell’estate, la sua posizione nella Roma appariva tra le meno solide. Poi, la scelta di Zeman ha rovesciato la situazione: Daniel Osvaldo ha rischiato davvero di essere l’uomo da sacrificare per far tornare i conti del mercato a Trigoria. Colpa di atteggiamenti un po’ così che lo avevano portato a discutere in modo accesissimo anche con il dg Baldini, nel finale di stagione. L’avvento del tecnico boemo però gli ha restituito sicurezza. Non solo: a Irdning è stato proprio Zeman a ribadirgli la sua ferma intenzione di puntare con forza sulle sue qualità: «È una forza della natura», la promozione pubblica. «Voglio che Dani resti», il messaggio destinato alla società: Osvaldo non partirà, a meno di offerte fuori decisamente superiori ai 15,5 milioni (bonus inclusi) spesi dal club un anno fa per acquistarlo. Offerte che, fino a oggi, nessuno ha presentato, con gli unici sondaggi portati avanti dall’Italia (Milan, Juventus) e dall’estero (Tottenham e Valencia) mai però sbocciati in proposte concrete. Osvaldo adesso è in Argentina: tornerà a Roma venerdì, con un giorno di ritardo sul resto della squadra che già domani riprenderà ad allenarsi a Trigoria.
Per preparare il doppio debutto all’Olimpico, il 19 con l’Aris in amichevole e soprattutto il 26 in campionato con il Catania. Quando sugli spalti il club ha già assicurati 22mila e 500 spettatori: gli abbonati sottoscritti fino a oggi. Obiettivo raggiungere e superare quota 25 mila. Per questo la campagna abbonamenti verrà riaperta anche dopo la prima giornata di campionato. Mercato: ai dettagli per l’acquisto del baby difensore Marquinhos, Sabatini ha effettuato anche un timido sondaggio per Rolando del Porto. Prima, però, servirebbe una cessione. Il City in questo senso, ha ripreso a spingere per De Rossi. A cavallo di Ferragosto, potrebbe partire un vero assalto. Abbastanza da convincere la Roma a sedersi e ascoltare?