(M. Pinci) –«L’undici titolare? C’è un’idea iniziale, ma dipende dalla mia pazzia». La Roma di Zdenek Zeman promette di essere come lui: imprevedibile. Sia che si parli di calcio giocato che di sentenze sportive, il boemo riesce a sorprendere. Intanto, si coccola un attacco a cinque stelle. E per il quale il tecnico ha chiesto di puntare sulla qualità: «Destro è più tecnico di Borini. Sono soddisfatto del cambio». Per il momento però fatica, almeno in allenamento: «Non era abituato, ma il lavoro gli servirà in campionato». Problemi che non ha Osvaldo: «Lui è una forza della natura», assicura Zeman, che per l’argentino stravede. Ieri, però, ha lasciato il ritiro romanista per un viaggio in Argentina: motivi familiari, a casa ha un figlio e una ex moglie. Salterà però soltanto l’allenamento di oggi, e tornerà a Trigoria il 16 agosto, insieme al resto del gruppo. Un gruppo che la Roma integrerà con almeno un centrale, anche se in arrivo ne sono segnalati due. Il sogno di Sabatini è Papadopoulos, ventenne greco: costa 10 milioni. Ma Zeman non ha fretta: «Il terzo centrale? per me è Romagnoli. Poi se arriva qualcuno più forte che anziché fare il terzo sarà il primo meglio per noi». Desiderio esaudito: già dalle prossime ore il club chiuderà l’acquisto del diciottenne Marquinhos dal Corinthians (cartellino di proprietà di alcuni fondi), cinque presenze appena nel Brasilerao e passaporto comunitario che arriverà in settimana. Sabatini, ieri a pranzo a Ostia, chiuderà anche per l’altro brasiliano (ma già comunitario) Uvini, che però verrebbe girato alla Samp.