(F. Bianchi) – Fuori l’Udinese dalla Champions League, l’Italia qualifica quest’anno solo due club nella fase finale Coppa più importante: non succedeva dal 1998 quando il format ridotto della competizione (24 squadre) dell’Uefa ci riservava appunto due posti. Allora furono Juve e Inter. Quest’anno, scavalcati nel ranking Uefa dalla Germania, l’Italia è retrocessa: da quattro a tre posti (due diretti e uno tramite playoff, quello perso dai friulani) in Champions League. Nel 2009-’10 è stato l’ultimo anno che abbiamo fatto l’en plein: quattro squadre qualificate.
Ma l’eliminazione dell’Udinese è solo l’ultimo atto di un declino progressivo del nostro calcio: e adesso dovremo stare molto attenti perché dopo essere stati superati dalla Germania, abbiamo anche il Portogallo che ci incalza sempre più da vicino. Abbiamo ancora in corsa due club in Champions (Juve e Milan: ma secondo i bookmakers hanno scarse possibilità di aggiudicarsi la Coppa, i bianconeri sono quotati a 17, i rossoneri a 34) e quattro in Europa League (Inter, Napoli, Lazio e Udinese). Fra le due competizioni c’è un abisso, di interesse ed economico: tanto che l’Uefa, dopo consultazioni con l’Eca (European Club Association), entro il prossimo anno deve decidere che fare.
Una Coppa unica? Può essere una soluzione. Il ranking Uefa comunque da un paio d’anni ci boccia: nel 2006 eravamo secondi dietro la Spagna e davanti l’Inghilterra. Ora siamo quarti nel ranking 2013 (che tiene conto dal 2008-’09 alla stagione attuale): 1) Spagna 73.239; 2) Inghilterra 69.320 3) Germania 64.043; 4) Italia 51.731; 5) Portogallo 50.001 ; 6) Francia 49.083. La Germania è meglio che ce la scordiamo per un po’, tutto un altro mondo, ma, come detto, attenzione anche al Portogallo che ha sei squadre in corsa come noi ed è lì, sempre più vicino. Non ci attendono certo tempi allegri.