Giacomo Losi, inserito nella Hall of Fame della Roma, intervenuto ai microfoni di Te la do io Tokyo, in onda su Centro Suono Sport 101.5 fm, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
E’ più un riconoscimento popolare o societario?
“Penso più popolare, sono rimasto nei cuori dei tifosi, sono andato via nel ‘69 c’era il passaggio tra Evangelisti e Marchini, c’era un po’ di maretta in quel periodo. E’ arrivato Herrera che dettava legge, chi ci ha rimesso sono stato solo io perché avrei potuto giocare altri 2 anni”.
Hai smesso dopo…
“Ho smesso proprio di giocare, quando mi si prospetta la lettera di accompagnamento con il cartellino gratis, senza una stretta di mano, mi ha ucciso calcisticamente”.
Ora sei nella storia ufficiale della Roma
“E’ una cosa che la Roma doveva fare, tenendosi stretti i giocatori per sempre”.
Come hai cominciato?
“Ho giocato da giovane alla Roma, da quando avevo 19 anni e ci ho giocato 15 campionati poi non più giocato”.
Il ricordo più bello è aver alzato l’unico trofeo continentale della storia?
“Quella è stata una soddisfazione enorme perché lo abbiamo voluto noi giocatori, alla società non fregava tanto, quella coppa l’abbiamo voluta fortemente noi giocatori perché volevamo vincere qualcosa. Manfredini ha fatto un sacco di gol con la Roma, neanche sapevano chi era all’inizio”.
Quella Roma ha vinto poco ma aveva un grande parco attaccanti
“Si abbiamo vinto solo la Coppa delle Fiere, arrivavamo sempre quinti”.
Quale è un uomo in questa top 11 che non c’è e poteva invece starci?
“Mi aspettavo anche Giannini, ci poteva stare benissimo. E’ un giocatore che meritava di starci”.
Fonte: centro suono sport 101.5 fm