“In questo momento manca la squadra che zittisce tutti e vince il campionato a mani basse. Ho l’impressione però che la Roma possa fare qualcosa di importante e spero che accada”. Queste le parole di Carlo Mazzone, ex tecnico giallorosso, ai microfoni di una nota emittente romana.
“I giallorossi hanno iniziato abbastanza bene questo campionato – continua Mazzone – considerando che sono cambiati molti giocatori, ma soprattutto l’allenatore e il progetto tattico. Di solito, i tempi di adattamento sono più lunghi, invece stavolta mi pare che i calciatori abbiano già assimilato le idee di Zeman. Il boemo ha cambiato stile di gioco? L’ho incontrato svariate volte, ci ho vinto e perso su molti campi e l’ho sempre rispettato. Se mi passate la battuta, chi nasce tondo non muore quadro. Nel senso che, dopo tanti anni che si applica un’idea di gioco, non penso proprio che questa possa cambiare radicalmente. Magari le caratteristiche di qualche giocatore impongono qualche aggiustamento ma, guardando la Roma, non mi sembra proprio che Zeman sia cambiato”. Una battuta sulla gara di questa sera contro laSampdoria: “Il momento è di quelli importanti, perché la Roma deve vincere per rilanciarsi in classifica. Come si fa a tenere i calciatori concentrati su stasera quando sabato c’è la Juventus? Non credo che ne abbiano parlato. Nel calcio la partita più importante è sempre quella che stai per giocare. Quindi non penso che siano già con la testa a Torino”.
Non ha mai avuto dubbi invece, Carlo Mazzone, sulle qualità di Francesco Totti: “Non ho mai compreso chi parlasse del problema-Totti anzi, mi sono sempre chiesto se stessero farneticando. Se mi aspettavo che si ripresentasse in questa forma a 36 anni? Francesco è così: tu gli dici come vuoi che giochi e lui ti soddisfa”. Un giovane che invece sta iniziando ora la sua carriera è Florenzi: “Sono contento per lui. Io sono per i giovani e se sono della Roma tifo ancora di più per loro”. Un giudizio anche sull’anticipo di ieri sera tra Fiorentina e Juventus: “Credo che i bianconeri abbiano accusato un leggero calo fisico, perché la settimana scorsa avevo visto una grande squadra. D’altro canto però sono d’obbligo i complimenti a Montella: ieri la Fiorentina ha fatto una gran partita”.
Infine, un commento sulla grande amicizia che lo lega a Pep Guardiola, che in molti danno già come allenatore dell’Interper la prossima stagione: “Non ci parlo da qualche mese ma, sono sincero, non so nulla sul suo futuro. Se verrà in Italia sarò contento anche perché lui, al contrario degli allenatori nostrani, è veramente umile e non si vanta dei grandi successi, che pure ha conquistato da tecnico del Barcellona. Pensate che, quando è venuto a giocare qui a Roma la finale di Champions contro il Manchester, mi ha chiesto di seguirlo dalla tribuna per farlo sentire più tranquillo”.
Fonte: Radio Manà Sport