Darwin Pastorin, ex direttore di Tele + e attuale direttore di Quarta Rete, è intervenuto ai microfoni de “La Città Nel Pallone” in onda sui 99.8 di Radio Ies per fare il punto sulla Roma e per commentare il ritorno di Zeman sulla panchina giallorossa e non solo. Ecco le sue parole:
Mancanza di impianti all’altezza nel campionato italiano, Cagliari è l’esempio più lampante
“E’ un momento di grossa crisi per il nostro calcio, e il problema di Cagliari lo dimostra. Non credo esista un caso del genere nel mondo e va a penalizzare i tifosi del Cagliari. E’ un problema serio come quando ci troviamo davanti un terreno che non andrebbe bene neanche in Serie z, o di fronte a scandali e polemiche. La gente diserta gli stadi anche quando sono all’altezza. Nel nostro campionato gli esempi di tifo popolare sono ormai assenti. La Juventus con lo stadio di proprietà ha fatto una scelta importante e rischiosa, ma lo stadio è sempre pieno come non lo è stato più volte negli anni scorsi durante una partita di Champions League. La crisi del nostro calcio lo dimostra il fatto che da noi non vengono più i grandi campioni, come succedeva negli anni 80. Ora i nostri giovani (sia calciatori che gente comune) preferisce emigrare.”
Declino del nostro calcio
“Sono rammaricato perché, salvo qualche eccezione, è un momento difficilissimo con polemiche quotidiane. Le notizie le troviamo non più sulla cronaca sportiva ma sulla cronaca nera. Cura? Ricominciare a dare meno spazio alla giostra del calciomercato e parlare più di campo e fare interviste. Manca la narrazione sportiva, adesso per un’intervista va chiesto il permesso all’ufficio stampa”
Con il Bologna sconfitta zemaniana?
“E’ un luogo comune questo delle sconfitte zemaniane. In Brasile si è sempre giocato in attacco per dare spettacolo. Gli esteti dicono ‘che meraviglia’ poi la sconfitta ci può stare. Da noi non c’è la cultura della sconfitta e secondo me quest’anno a Roma c’è la possibilità di assistere al gioco del calcio.”
Allenatore rivelazione?
“Sta facendo molto bene Carrera che comunque in panchina ci va. Mi piace molto Stramaccioni: Moratti ha avuto coraggio a puntare su un giovane e riconfermarlo. Vanno valorizzati allenatori e vivai.”
Montella?
“Molte squadre ed allenatori stanno facendo bene: Juventus, Napoli, Fiorentina, Roma e Lazio anche. Uno che mi ha sorpreso è Ferrara, con una squadra che ha sempre vinto giocando bene e su campi difficili. Per il resto c’è tanto da lavorare.”
Champions League: quanta strada può fare la Juve?
“Può ripetersi sia in campionato e anche in Champios: è una squadra che da un anno e mezzo sta facendo benissimo. Giochi subito contro i campioni ed è quindi un esame di maturità importante. La Juve è strutturata bene, anche se manca l’attaccante da 20 gol a campionato.”
Fonte: Radio Ies, La Citta nel Pallone