Diciotto anni fa, oggi. Un momento, un lampo, l’alba di un’era che non sarebbe mai stata più la stessa. 4 settembre 1994, stadio Olimpico, Roma-Foggia, prima giornata del campionato ’94-’95: 30′ del primo tempo, lancio in area di Thern, sponda di testa di Fonseca, si avventa sul pallone un giovanotto biondo con il numero 9 sulle spalle, non ancora diciottenne che, di sinistro, batte Mancini sul primo palo. E’ il primo gol in Serie A di quello che sarebbe diventato il calciatore con più reti e presenze della storia romanista. E’ il primo gol di Francesco Totti. Era la Roma del presidente Sensi, del tecnico Mazzone, di capitan Giannini e della coppia d’attaccanti sudamericani, Balbo e Fonseca. L’avversario di quel giorno, il Foggia, aveva da poco salutato Zdenek Zeman, passato alla Lazio. Il calcio italiano non aveva ancora introdotto i numeri fissi di maglia e tutto era più semplice, dall’1 all’11. Era l’Italia della lira e del primo governo Berlusconi. Al cinema sarebbero usciti film che avrebbero fatto la storia: Pulp Fiction, Forrest Gump, Le ali della libertà, Il Corvo, Leon e Il Postino. La musica proponeva un singolo degli Aerosmith, “Crazy”. I Bon Jovi uscivano con “Always”, gli 883 con “Come mai”, Jovanotti cantava “Piove” e la dance Anni Novanta faceva ballare con “Scatman” e “Sweet dreams”.
Oggi, 4 settembre 2012, monete, governi, film e musica sono cambiati. Lui, Totti, di gol ne ha segnati altri 214 (in Serie A). Le presenze, invece, sono 503. Da 15 anni è il numero 10 della sua Roma e da 14 il capitano. Il tempo, per lui, s’è fermato. 4 settembre 1994, diciotto anni fa oggi. Auguri, Francesco.
Fonte: asroma.it