(P. Battista) – È anche una questione di equilibrio, signor Zeman. Lei può detestare con tutto il suo cuore la Juventus: è un suo diritto. Può accarezzare fantasiose ricostruzioni alla Dan Brown sulla familiarità della Juve con i piani alti della classifica che spesso, anzi quasi sempre, lei ha visto preclusi nella sua brillante carriera: è un suo diritto. Può fare il tifoso e pronunciare parole da curva sui suoi nemici bianconeri: è un suo diritto. Ma deve fare in modo di vincere le partite dicendo ai suoi giocatori che la difesa non è un optional: e questo sarebbe un suo dovere.
Ma faccia come crede, se le sue squadre esibiscono sempre difese (tranne a Cagliari, dove la Roma è riuscita a vincere senza prendere nemmeno un gol, a tavolino) che hanno più buchi di un formaggio svizzero, continui pure così, almeno fino a stasera. Gliene saremmo davvero grati.
Spero sinceramente che, stasera, allo Juventus Stadium i tifosi le rivolgano solo qualche innocuo e divertito sfottò, senza inciviltà, nefandezze e slogan demenziali. Lei ha aggredito molto di frequente la Juve, non riconoscendone lealmente mai la bravura, ma limitandosi a insinuazioni che mandano in estasi tutti gli anti-juventini d’Italia ma che suonano come un’offesa per gli juventini. I quali, se stasera la Juve dovesse prevalere, potranno essere gratificati da un godimento doppio: quello di tre punti che confermerebbero il primato in classifica e quello della beffarda umiliazione sul campo di chi, quando parla della Juventus, non guarda mai quello che succede sul campo e straparla di complotti. Lei, che è persona notoriamente spiritosa, non se ne adonterà: idealmente il pubblico bianconero, allo stadio o davanti alla tv verrà cementato da un unico e corale gesto, un gesto che non vorrà essere offensivo, ma rappresenterà plasticamente una forma di risarcimento per tutte le sciocchezze che sono state dette e urlate contro la squadra dai colori bianconeri.
Speriamo dunque che anche stasera lei dimentichi la lezione numero uno del calcio: difendersi, oltre che attaccare. La sua Roma è solida, piena di giocatori di classe, vecchie glorie e giovani talenti. Lo penso sul serio, perché dal centrocampo in su la squadra giallorossa è davvero temibile. Fortuna che in panchina non si dice mai che è altrettanto importante quel che accade dal centrocampo in giù, fino al portiere in deficit di concentrazione, come si è visto con la Samp di Ciro Ferrara. Aspetti ancora un altro giorno con la sistemazione della difesa, signor Zeman. Per una volta le saremmo sinceramente grati.