(R. Maida) – E’ bastato un equivoco linguistico a riaccendere la polemica tra nuovi e vecchi proprietari della Roma. In un’intervista a un sito americano Mark Pannes, braccio destro di Pallotta e amministratore delegato unico della società dopo la ristrutturazione estiva, aveva spiegato in poche parole la complicata situazione finanziaria che la cordata di Boston aveva trovato all’arrivo a Trigoria: «Il club era tecnicamente insolvente quando l’abbiamo comprato. I precedenti proprietari erano una famiglia in difficoltà finanziaria». L’equivoco nasce dall’espressione«effectively in bankruptcy», che in termini tecnici non voleva intendere letteralmente «bancarotta» come è stata tradotta. La bancarotta è un reato, anche se non fraudolenta. E in questo caso Pannes ha assicurato di non voler rimproverare alcun crimine: intendeva sottolineare solo l’insolvenza della famiglia Sensi. (…)
CORRIERE DELLO SPORT Botta e risposta tra Pannes e la Sensi
REPLICA La risposta però, comprensibile vista la traduzione letterale, non si è fatta attendere. Rosella Sensi attraverso l’Adn Kronos, agenzia di proprietà del consigliere della Roma Pippo Marra, ha diramato una nota: «Vorrei precisare che da quanto risulta dai bilanci dell’As Roma, società quotata in Borsa, che sono stati certificati e pubblicati, la famiglia Sensi non ha, nel modo più assoluto, lasciato la società sportiva in bancarotta. Sono certa che il sig. Mark Pannes si sia espresso in modo diverso da come riportato sui media o sia stato frainteso. Mi auguro e mi aspetto che questo continuo atteggiamento denigratorio e polemico da parte di alcuni dirigenti verso la gestione precedente cessi presto e si concentri piuttosto verso il bene della Roma e dei suoi tifosi». Successivamente, anche l’ex consigliere Michele Baldi ha criticato l’uscita di Pannes. Che tuttavia nell’intervista originale non intendeva offendere la famiglia Sensi. (…)
NUOVE DIVISE Intanto la Roma ha annunciato l’accordo per quattro anni con la Philipp Plein, azienda svizzera che curerà le divise ufficiali dei giocatori.