(G. D’Ubaldo) – Gian Paolo Montali, consigliere d’amministrazione della Juventus dal 2005 al 2008, dirigente alla Roma, fino al ruolo di direttore generale, dal 2008 al 2011.
Come sono cambiate le due società da quando c’era lei?
«La Juve tre anni fa è cambiata molto, ha cambiato completamente il management della società. E’ cresciuta, attraverso i passaggi tecnici, fino a quando ha trovato in Conte, un tecnico che stimo molto, l’uomo che gli ha fatto fare la differenza. E’ tornata ad essere la società con una forte mentalità vincente. A livello societario l’eccellenza è rimasta immutata, con la capacità di aver inserito gli uomini giusti nell’area tecnica, a cominciare da Conte».
E la Roma?
«Anche la Roma ha subìto una trasformazione radicale a livello di uomini, ma ha bisogno di tempo. Se la Juve ha trovato la quadratura in fretta, la Roma è ancora alla ricerca di un assetto».
Zeman contro la Juve, sempre tante polemiche…
«Stimo Zeman come Conte, in tutto quello che ha fatto ci ha sempre messo la faccia, rischiando anche in prima persona. Nel corso degli anni ha preso posizione, nel bene e nel male. Sotto l’aspetto tecnico ha sempre avuto buone idee. Negli ultimi tempi, in particolare a Pescara e oggi alla Roma, sta cercando di modificare la sua idea di calcio. E’ meno sbilanciato in avanti, più equilibrato rispetto agli anni passati. Sta cercando di sfruttare al meglio questa grande opportunità che ha avuto di tornare ad allenare la Roma».
Le sue dichiarazioni fanno sempre discutere
«Zeman deve cercare di non perdere lucidità in polemiche estranee alla gestione della squadra. Perchè se perde lucidità perde anche competenza e questo va a discapito dell’organizzazione. L’unico rischio è questo, quello che conta, però, è che la Roma gli ha offerto la grande opportunità di poter vincere qualcosa».
Su quali uomini punterebbe stasera?
«Sarà determinante la preparazione alla partita, l’approccio, l’atteggiamento in campo. Vincerà chi avrà preparato meglio questa sfida. La scelta della Juve di mandare in conferenza stampa il preparatore dei portieri è stata mirata e ha un significato preciso. Bisognerà vedere chi sarà più bravo, tra i due allenatori, a motivare e a supportare la squadra».
Dove vedrà la partita stasera?
«Sarò a Torino, vedrò per la prima volta lo Juventus Stadium, visto che non mi hanno invitato all’inaugurazione… Sto facendo un giro, martedì ero a Firenze per Fiorentina-Juve. E sa con chi ho visto la partita in tribuna?»
No, me lo dica
«Con Baldini».
Ma come?
«Tra di noi c’è sempre stata stima reciproca. In passato ci siamo cercati per lavorare insieme. Ma nella Roma non potevamo restare tutti e due. Avevamo due ruoli apicali uguali e la nuova proprietà alla fine ha scelto lui».