(A. Ghiacci) –Cinque mesi e qualche giorno sono davvero troppi. La Romadomani pomeriggio sarò chiamata a sfatare il piccolo tabù legato all’Olimpico: i giallorossi non vincono in casa dallo scorso 11 aprile, quando superarono l’Udinese per 3-1. Dopodiché mai più tre punti: una sconfitta e tre pareggi in quattro partite. Troppo davvero. L’ultima volta, contro l’Udinese, segnarono Osvaldo, Totti e Marquinho. Poi ci fu la sconfitta contro la Fiorentina, fatale a Luis Enrique, che decise in quel momento di dire basta. E infine, dopo il 2-2 con il Napoli, ci si è messo di mezzo il Catania, che tra la penultima dello scorso campionato e la prima di questo ha sempre inchiodato la Roma sul pari: doppio 2-2.
Eppure non sembra essere il gol il problema della Roma casalinga: all’Olimpico infatti i giallorossi segnano da ben 23 partite consecutive per un totale di 48 gol (l’ultima vota chiusa senza reti segnate fu lo 0-0 con il Milan del maggio 2011). Ora è tempo di tornare a far festa tra le mura amiche. C’è la voglia di Zeman, tra l’altro, che ha lasciato il discorso in sospeso più di tredici anni fa. I precedenti del tecnico boemo però, non sono favorevoli quando si parla di Bologna: in 11 partite ha vinto solo due volte. Di buono c’è che le due volte sono relative al primo biennio passato sulla panchina giallorossa: dal 1997 al 1999 Zeman superò due volte i rossoblù, l’ultima delle quali il 13 marzo 1999 all’Olimpico (3-1 il risultato finale). Dopo l’esordio stagionale, che aveva lasciato più di un interrogativo in coloro che hanno a cuore le sorti della Roma, è arrivato lo splendido successo di san Siro, in casa dell’Inter. Ecco, dopo cinque mesi di astinenza i tifosi dell’Olimpico vogliono vedere uno spettacolo sulla falsariga di quello. Se dovesse arrivare sarà più facile tornare a fare festa per i tre punti interni. Roma-Bologna? C’è anche il tabù Olimpico da sfatare