(Corriere dello Sport) – “The Second Coming”, la seconda venuta. Come il Messia del calcio italiano, Zdenek Zeman ripercorre la sua lunga carriera sulle pagine di “The Blizzard”, rivista trimestrale inglese con le firme più prestigiose del giornalismo anglosassone. Il tecnico boemo fa un tuffo nei ricordi, dall’esordio in Serie A («il pareggio a San Siro con l’Inter all’esordio con gente come Matrecano che veniva dalla C2 fu una gran soddisfazione»), passando dalla Lazio («mi vergognai per quel 3-0 in trasferta alla Juventus, ma il 4-0 al Milan è uno dei ricordi piu’ belli»). Zeman parla del Fair Play finanziario («se sarà applicato in modo da non essere aggirato, allora potrebbe premiare chi gioca meglio»), di Moggi («sono contento di poter dire di non aver mai avuto rapporti con lui. Ho sempre cercato di difendere lo sport»).
Non poteva mancare un occhio al derby: «Il 3-3 con la Roma è uno dei miei momenti più belli anche se per me rimane il 4-3 con Zampa, lo speaker storico, che gridava ‘che m’hai annullato!». Frecciatina finale agli allenatori giovani: «In Italia, dove ci sono 1500 allenatori professionisti per 70 squadre, penso sia difficile trovare quelli bravi. Oggi c’è la moda di affidare la squadra ai giovani senza esperienza. E’ una scelta a cui i presidenti credono, ma non mi sento di criticarla: sono scelte»