(R.Maida) Un idolo e un modello: «Il migliore del mondo è Buffon ma io ho cominciato a giocare a calcio ispirandomi a Fabian Carini» . In questa enorme differenza tra due portieri distanti c’è la misura di Mauro Goicoechea, nuovo portiere della Roma. Sesto uruguayano della storia del club, centosessantaduesimo straniero, non si aspetta di imitare Buffon, spera di essere bravo almeno quanto Carini. Che in Uruguay è stato a lungo titolare della nazionale (…) ma in Italia ha fallito: sia nella Juve, dove per un anno è stato proprio il vice Buffon, sia nell’Inter, sia nel Cagliari. Eppure ha giocato più di 60 partite nella prima divisione del suo Paese, nel Danubio.
IL PERSONAGGIO -Ma non sarebbe nel suo stile alzare il tiro oltre il proprio curriculum. Goicoechea ha la faccia e i capelli curati, il comportamento garbato, la voce sottile. E’ il vicino cordiale o il genero affidabile, poco stella e molto uomo. E’ così timido da sembrare sorpreso di fronte a una sala piena di curiosi che fanno domande proprio a lui. Poteva fare il presuntuoso alla prima conferenza stampa? Ventiquattro anni, 1.84 di altezza,è stato preso in prestito per 100.000 euro, il prezzo di un box auto, nell’ultimo giorno di mercato. La Roma lo ha potuto tesserare grazie alle origini basche, che gli hanno garantito un passaporto spagnolo. Arriva per fare il terzo dietro a Stekelenburg e Lobont, «da cui posso imparare molto» . E poi chissà: «Il mio obiettivo nel lungo periodo è ovviamente diventare il titolare di questa squadra» . Istintivo, reattivo, coraggioso ma un po’ grezzo. Questo è Goicoechea oggi. Che senza l’assillo di dover dimostrare subito il suo valore, attraverso il lavoro potrà rafforzare il talento.
SEGNALAZIONE -La Roma giura di credere molto in questo ragazzo, scoperto dal povero Franco Mancini lo scorso anno e segnalato da Zeman anche al Pescara. Per questo, Sabatini si è assicurato un diritto di riscatto comodo: 700.000 euro (Goicoechea ne guadagnerà circa 200.000). Magari diventa davvero un investimento giusto: «Per me è una grande soddisfazione essere stato scelto da Zeman. Mi dicono sia un allenatore esigente e questo si nota anche dal suo modo di lavorare. Con lui posso migliorare. Non so cosa gli piaccia in particolare di me. Posso dire che la mia qualità migliore è saper giocare con i piedi» . Non è poco per Zeman, non è abbastanza per conquistare un posto nella nazionale uruguayana: «L’Uruguay ha già due ottimi portieri, Muslera e Martin Silva» . Muslera ok, ma Martin Silva chi è? Il portiere del Club Olimpia, una squadra paraguayana. «Spero di avere anche io la mia occasione, dopo aver giocato nelle nazionali giovanili» . Con Cavani e Suarez, ad esempio, che ha accompagnato fino all’Under 20. Pur non avendo gli stessi sogni:«Sin da bambino immaginavo di diventare un portiere. Mi piaceva l’idea di parare, di allontanare i pericoli» . (…)
LA MAGLIA -Ha già legato con i compagni che parlano spagnolo, a cominciare da Burdisso che è la migliore guida possibile per lo spogliatoio della Roma, ma si è messo dal primo giorno a studiare l’italiano. E ha scelto la maglia numero 13, che osserva ed esibisce con orgoglio durante la conferenza di presentazione. «Non è un numero casuale – conclude – è il giorno di nascita di mia moglie e della mia nipotina» . Gli porteranno per forza fortuna.