(M.Cecchini) Se credete che odio e amore siano la faccia della stessa medaglia, bene, allora siete maturi per tuffarvi nel prossimo Roma-Sampdoria.
Di ruggini e simpatie, infatti, il dietro le quinte ne nasconde parecchie, ma a differenza del consueto spartito proposto dal calcio italiano, forse l’attrazione è superiore alla repulsione. O almeno così sembra. Se dello scontro storico tra Zeman e Ferrara potete leggere sopra, forse il culmine delle negatività è stato raggiunto il 25 aprile 2010, quando il successo blucerchiato all’Olimpico (1-2) scucì virtualmente il quarto scudetto dalle maglie giallorosse, con annesso diluvio di polemiche persino tra giocatori in campo.
Baldini & Sabatini Ma in questi tempi rissosi, meglio indugiare sui buoni sentimenti. E allora scopriamo come il match di stasera sia anche una sorta di derby familiare. Mattia Baldini, responsabile degli osservatori della Samp, non è altro che il figlio di Franco, d.g. della Roma. Baldini jr. viene descritto come un giovane valente, e di questo parte del merito va anche all’essersi fatto le ossa a Palermo con Walter Sabatini, ovvero l’attuale d.s. della Roma. Tra l’altro lo stesso Sabatini un anno e mezzo fa, prima di essere contattato da Baldini, aveva già raggiunto un accordo col presidente Garrone, che in modo signorile lo liberò dinanzi alla opportunità offerta da Pallotta & Co.
Il legame affettivo però è rimasto, tant’è che — su suggerimento dello stesso Sabatini — la Samp ha scelto come uomo mercato Pasquale Sensibile, un altro talento cresciuto alla scuola sabatiniana il cui futuro è stato spesso avvicinato anche a Trigoria. E se il d.s. giallorosso nell’estate 2011 fece respirare le casse dei doriani appena retrocessi riscattando a sorpresa Curci e Guberti e «orientando» i liguri su Romero, Sensibile ha dimostrato che la gratitudine esiste, tant’è che il 12 settembre ha detto: «Sabatini è un amico e una persona importante, ci sentiamo e mi consiglia come è accaduto per Romero. Mi aveva anche proposto di prendere insieme Marquinho. Obiang e Krsticic? Nel caso andassero sul mercato, l’intesa è che farei prima una telefonata a lui». Vedete? A dispetto di rancori e veleni, anche nel calcio italiano andare d’accordo, in fondo, è più facile di quello che sembra.