(L.Guelpa) – Dopo due anni sabbatici Pierre Wome ci ha ripensato ed è tornato a giocare a pallone. La sua è sempre stata una carriera di corsa. Professionista a 15 anni, Serie A e Nazionale a 18, oro olimpico e Coppa d’Africa a 20 e il ritiro a 30. In Italia iniziò sull’asse Vicenza-Lucchese, anche se fu Zeman a intuire che quel mancino dalla velocità sorprendente avrebbe potuto lasciare il segno. Lo volle alla Roma, dove però disputò appena 8 partite. Il resto della sua carriera è un viaggio infinito tra Italia (Bologna, Brescia e Inter), Inghilterra (Fulham), Spagna (Espanyol) e Germania (Werder Brema e Colonia).
Non si è fatto mancare nulla, compreso l’ostracismo della Nazionale del Camerun che per colpa di un rigore fallito da lui perse il treno per i Mondiali 2006. Quattro anni dopo decise di lasciare l’attività agonistica e rientrare in patria a Garoua. Si era messo ad allenare i giovani del Cotonsport. Qualche settimana fa Wome ha iniziato a sentire il desiderio di tornare in campo. «Non l’ho fatto per soldi. Nella mia carriera ho guadagnato bene. Ho firmato per il Cotonsport in cambio di un piccolo rimborso».