(V.Cito) – Ultimo tentativo per sgrezzare il grassone. Arrivato a 118 chili, Ronaldo in Brasile ha annunciato che parteciperà a un reality showe per 90 giorni sarà seguito dalle telecamere di Rete Globo mentre lavora nella sede della sua società a San Paolo.
Sarà affiancato da un docente di educazione fisica, un cardiologo e un nutrizionista. L’obiettivo è di poter sfidare in campo, a dicembre, la squadra degli amici di Zidane. «Lui sì che è in forma – ha sospirato l’ex Fenomeno – a me ha fregato l’ipotiroidismo, che mi è stato diagnosticato quando giocavo nel Milan. Questa la vera causa, alla faccia di chi mi ha preso in giro per tutti questi anni».
Ex mito In effetti l’obesità di Ronaldo negli ultimi anni ha divertito il mondo e in Brasile – dove è molto amato – ha ispirato sketch televisivi, barzellette e persino pupazzi irridenti. Ma se una volta contavamo i suoi gol e oggi i suoi chili c’è qualcosa che lo accomuna a tutti noi mortali.
«Quando salgo su una bilancia – ha detto – , sono attanagliato dal terrore». E chi non si è sentito come lui dopo la settimana di Natale?Le analogie, però, finiscono qui. Prima di lanciarsi in un pericoloso proclama («Ce la farò, sarò d’esempio al mio Paese») così Ronaldo ha concluso la conferenza stampa «A causa di questo problema, la qualità della mia vita è peggiorata negli ultimi due anni». Ricostruiamoli. Nell’inverno 2010 i fotografi lo immortalano ai Caraibi mentre fa la siesta sul lettino, l’anno dopo si ritira e gira il mondo per pubblicizzare la sua società di marketing. A dicembre si dà ai festini a base d’alcool che provocano le proteste dei vicini di casa, nel febbraio 2012 partecipa al Carnevale dove confessa «Finalmente non devo nascondere la birra in una bibita». Ci creda, ce la passiamo molto peggio noi…