(A.Pugliese) –Quando sembrava tornato finalmente a splendere il sole, ecco il fulmine a ciel sereno. In verità, era nell’aria da un po’, da quel Belgio-Olanda 4-2 dello scorso 15 agosto, quando Stekelenburg sbagliò clamorosamente almeno su due dei 4 gol dei belgi. Per Van Gaal quello è stato il punto di non ritorno, meglio provare a cambiare. E così è successo venerdì sera, Olanda-Turchia 2-0. Maarten relegato in panchina, al suo posto Tim Krul, prima solo 3 presenze in Nazionale. […]
Strana estate Un fulmine a ciel sereno, dunque, dove il ciel sereno era proprio quello che Stekelenburg aveva ritrovato la scorsa settimana, dopo le mille voci di addio alla Roma, i contatti di Trigoria con il Tottenham e la possibilità paventata da più parti che non piacesse come portiere a Zdenek Zeman. «Ma anche qui non capisco, con Zeman io non ho nessun problema — continua il portiere giallorosso dal ritiro della sua Nazionale —. Anzi, con il mister mi trovo molto bene. È vero, gioca un calcio molto spregiudicato, ma se poi vengono vittorie come quella ottenuta a Milano contro l’Inter, a me va benissimo così».[…]
Così non va Ma perché Stekelenburg è finito in panchina? «Maarten non ha fatto un grande Europeo e anche la sua ultima stagione in Italia non è stata eccezionale — ha detto Van Gaal venerdì sera, nel post-gara —. Con il Belgio, poi, gli ho visto fare gli stessi errori che faceva anche in passato, ecco perché gli ho preferito Krul. Cosa succederà con l’Ungheria? Vedremo, ma sono contento di Krul». Il che suona come una bocciatura per Maarten, che a fine gara era visibilmente contrariato da una panchina inaspettata. Van Gaal gli imputa di non metterci tutto se stesso durante gli allenamenti e di giocare la palla troppo con i lanci lunghi, invece di far ripartire l’azione dal basso.[…]