(R.Pelucchi) – Al terzo tentativo, Alberto De Rossi si è preso la Supercoppa Primavera, l’unica volta che non giocava in casa e che non partiva favorito. La sua Roma è partita subito forte, trovandosi la strada spianata alla mezz’ora dall’espulsione di Mbaye, ma negli ultimi 20′ l’Inter in dieci ha chiuso i giallorossi in area, il bunker ha tenuto anche grazie agli ottimi riflessi del portiere Svedkauskas, acquisto indovinato. Come quello del romeno Bumba, che però nella ripresa è calato. Gli altri protagonisti, da Matteo Ricci a Frediani, sono quelli che la Supercoppa se la sono conquistata per intero, prendendo parte anche alla vittoria della Coppa Italia dello scorso anno, strappata alla Juventus espugnando lo stadio della prima squadra. E dopo l’inno della Fiorentina all’Olimpico, sia nella Coppa Italia 2010-11 che nella Supercoppa di 12 mesi fa, Roma, Roma, Roma risuona in campo avverso, e peccato che non sia stato a San Siro ma il Carlo Speroni di Busto Arsizio.
MEGLIO DEI PIU’ FORTI «Io a dire il vero nella finale di Coppa Italia non c’ero — spiega Matteo Ricci —, ero infortunato, mi sono rifatto con questo successo. Loro erano più forti. Avevano Livaja, Duncan, quelli che stanno in prima squadra, in Serie A ma non sempre il più forte vince. Non è che ci siamo rilassati noi, erano proprio loro che erano fortissimi. E noi eravamo molto stanchi: avevamo giocato tre giorni fa, gli stessi che sono scesi in campo stasera (ieri, ndr), per cui a un certo punto è saltata fuori anche la stanchezza. Ma il valore degli avversari rende ancora più importante la nostra vittoria. Noi ragazzi del ’94 non avevamo mai vinto nulla, tranne il campionato regionale, che per la Roma è quasi un obbligo: questo successo ci ripaga di tutti gli sforzi».
VITTORIA STIMOLANTE «Nella ripresa siamo venuti meno, nonostante l’uomo in più — conferma De Rossi, poco prima di essere lanciato in aria dai suoi ragazzi —, vista la forza tecnica e psicologica dei nostri avversari. Ma sono molto contento per questa vittoria, può essere uno stimolo per i nostri giovani. Nel primo tempo abbiamo recuperato molti palloni e verticalizzando subito abbiamo costruito la nostra vittoria. Nella ripresa siamo calati, vista la forza dell’avversario. Allenare la prima squadra? I grandi li lascio agli altri». E sarebbe quasi ora che smettessero di chiederglielo, visto che lo va ripetendo da una vita. Raggiante anche l’attaccante romanista Pablo Daniel Osvaldo, in ritiro con gli azzurri, che sul proprio profilo Twitter ha scritto: «E dajeeeee!!!! Complimenti alla Primavera e a mister De Rossi per la vittoria! Forza Roma!».
(ha collaborato Francesco Oddi)