(R. Pratesi) Pirlo, Vidal su rigore e Matri portano subito i bianconeri sul 3-0. Tante occasioni, poi frenata nella ripresa e Osvaldo accorcia su rigore. Giovinco nel finale fissa il risultato sul 4-1.
La Juventus manda un segnale forte al campionato. Prende a pallonate la Roma di Zeman, spazzata via 4-1 allo Juventus Stadium nell’anticipo serale della 6a giornata. Gol di Pirlo, Vidal, Matri e Giovinco, con rete giallorossa di Osvaldo. Al 19’ stava già 3-0. E’ sembrato di rivedere la partita della scorsa stagione, quando i bianconeri si imposero 4-0 sulla Roma di Luis Enrique, togliendo il piede dall’acceleratore dopo il 3-0 dei primi 45’. Quella Roma sarebbe finita fuori dall’Europa, e sarebbe stata rivoluzionata negli uomini, questa ha ben altre ambizioni, e si presentava a Torino con credenziali importanti. E invece ha subìto una lezione di calcio inusuale a questi livelli. La Juve è stata bellissima, tutt’altra Signora rispetto a quella sciatta di Firenze. Ha colpito due traverse e costruito un grattacielo di occasioni.
JUVE, CHE PARTENZA! — I bianconeri partono fortissimo, sostenuti dal tifo ebbro di entusiasmo di uno stadio gremito che però dedica il primo coro della gara a Zeman: insulti “pesanti”, che si sentiranno poi per tutta la gara. Matri sfiora subito l’1-0, ma arriva in ritardo su cross modello “basta spingere” di Caceres dalla destra, Marchisio, di rincorsa, sul secondo palo, lo mette fuori. Ma il gol della Juve non tarda, comunque. Taddei atterra Marchisio: dentro o fuori dall’area? Per l’arbitro Rizzoli fuori. Ammonizione per l’esterno destro, mentre i bianconeri reclamavano il cartellino rosso per chiara occasione da gol inficiata. Per Pirlo fa lo stesso: la sua punizione passa tra le gambe di Burdisso e beffa Stekelenburg, che vede il pallone solo all’ultimo momento, sul suo palo.
JUVE SCATENATA — Al 15’ la Juve può tirare un calcio di rigore, il quinto stagionale. Castan respinge con un braccio una conclusione ravvicinata di Matri. Vidal dal dischetto sigla il 2-0. Non basta per placare la voracità sottoporta della Vecchia Signora: Matri, preferito da Conte a Quagliarella e Giovinco in chiave turn over, segna il suo primo gol stagionale. Bella palla in verticale di Vidal, il centravanti controlla di petto e di destro supera Stekelenburg. 3-0. E’ il 19’. Vittoria già in cassaforte. La Juve esonda. Gioca un calcio stupendo, facilitata dalla fase difensiva inguardabile, ammesso che ci sia, di una Roma pessima dalla metà campo in giù, lunghissima, con le tre punte alte e gli esterni bassi in crisi. Marchisio e Vucinic colpiscono una traversa ciascuno. La Juve fa accademia, si diverte. All’intervallo è 3-0. Non c’è stata partita.
OSVALDO E GIOVINCO GOL — La Juve nei primi 2’ della ripresa costruisce altrettante occasioni con Vucinic e Matri: Stekelenburg è bravissimo. Poi Osvaldo segna su rigore concesso da Rizzoli per un contatto Bonucci-Destro. La Roma prova a rialzare la testa, la Juve si placa e risparmia qualche energia per il ritorno della Champions League a Torino, martedì contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Ma tanto per ribadire il concetto nel finale arriva pure il gol del neoentrato Giovinco. Il segnale alle contendenti per lo scudetto è dunque partito forte e chiaro: sarà dura detronizzare i campioni d’Italia.