(S.Carina) – Il traguardo è vicino. Domani Nicolas Burdisso disputerà la gara numero 100 con la maglia della Roma. Era il 23 agosto del 2009, quando in uno sfortunato Genoa-Roma 3-2, l’argentino debuttò in giallorosso. In tre anni ha visto passare due allenatori (Ranieri e Luis Enrique), giocato 99 gare tra campionato (74) e coppe (9 in coppa Italia e 16 in quelle europee) e a Cagliari festeggerà la centesima presenza, potendosi fregiare, Taddei permettendo, della fascia di capitano. Assenti infatti Totti e De Rossi, per anzianità il difensore è preceduto solamente dal brasiliano che però, a meno di sorprese, dovrebbe partire dalla panchina. Centesima con la Roma, dunque, e capitano. Niente male per Burdisso che dopo il tremendo infortunio che lo aveva costretto lo scorso 16 novembre a fermarsi per una stagione (rottura del legamento crociato sinistro e frattura del piatto tibiale), in vacanza – per farsi trovare pronto – aveva deciso di allenarsi con la Primavera del Boca Juniors.
L’inizio di campionato non è stato come si attendeva. In ritiro era stato uno dei più ottimisti: «Vogliamo arrivare ad aprile con la possibilità di vincere lo scudetto o la Coppa Italia». Tempo per recuperare non manca, come a lui per tornare al meglio della condizione. Nonostante gli elogi ricevuti, è consapevole di non essere al top – «Tra 4-5 mesi starò molto meglio», ha confidato un paio di settimane fa – ma questo non lo sottrae dalle responsabilità. È accaduto domenica scorsa quando ha causato il patatrac con Stekelenburg per il 3-2 di Gilardino: «Se c’è un colpevole, sono io». In precedenza aveva difeso Piris (provato ieri nel quartetto dei titolari), finito sotto accusa. Un comportamento da capitano. Domani, ci sarà anche una fascia al braccio a testimoniarlo. Mercato: nel mirino del ds Sabatini è finito il terzino destro Berardi della Sampdoria.