(M. Ferretti) – A fare un paio di conti, e assenti per infortunio De Rossi e Bradley, nella Roma anti Bologna c’è ancora un posto libero in mezzo al campo, dove il giovane greco Tachtsidis sarà il centrale. Mancano i due intermedi, anche se in realtà ne manca uno soltanto visto che Florenzi, la rivelazione della Roma di Milano, appare al di sopra di ogni sospetto. Dunque, dentro uno tra Pjanic e Marquinho. E l’inserimento dell’uno o dell’altro non cambia il modulo della squadra di Zeman, ma lo schieramento tattico sì.
La Roma si fa in due, insomma, per tornare a vincere in casa dopo cinque mesi (ultimo successo l’11 aprile contro l’Udinese): se il boemo opterà per Pjanic a destra, Florenzi potrebbe giostrare a sinistra come accaduto contro l’Inter prima dell’infortunio di De Rossi; se Zdenek preferirà il mancino Marquinho, Florenzi sarà a destra, come capitato a San Siro dopo l’uscita dal campo di DDR. Parlando di Pjanic, tenuto in panchina in occasione dell’ultima partita della Roma, e non fatto entrare neppure dopo il ko di De Rossi, va tenuta in piedi l’ipotesi di un suo impiego a destra perché durante il precampionato, e anche contro il Catania, il bosniaco non è riuscito a trovare la giusta intesa con Totti. I due hanno faticato a coesistere, spesso si sono trovati troppo vicini e la manovra della squadra ne ha risentito in maniera negativa. A Milano Pjanic non è stato titolare perché, è stato detto, non stava bene, aveva una contrattura muscolare: resta da capire, però, come mai sia andato lo stesso in panchina e successivamente ha giocato due gare di fila con la sua nazionale. Scelta tecnica, quindi? Fatti alla mano, come escluderlo?
La partita del Meazza ha dimostrato che Totti, lì a sinistra, si è trovato alla grandissima con Florenzi e che non si è trovato male neppure quando dalle sue parti è arrivato Marquinho. Il quale, dopo un precampionato in sordina, è stato presente in entrambe le partite di campionato della Roma, anche se mai come titolare. Il brasiliano contro il Catania è stato inserito a sorpresa nel ruolo di attaccante destro, al posto di Lamela, mentre a Milano ha giocato da intermedio a sinistra, impreziosendo la sua prestazione con un gol fantastico.
Prima dell’inizio dell’attività, un pò tutti, tifosi e critici, erano convinti che Marquinho fosse l’elemento ideale in un centrocampo zemaniano: bravo tecnicamente, buona corsa e buoni tempi di inserimento senza palla. Il boemo, che lo conosceva poco, ha avuto bisogno di parecchio tempo prima di inquadrarlo (vedi gara con il Catania…) poi l’ha capito e adesso il brasiliano deve esser considerato un intermedio e basta. Pjanic, invece, sembrava intoccabile, in pochi dubitavano del fatto che potesse non essere titolare ma, numeri alla mano, non ha mai (ancora) convinto Zeman al cento per cento. In vista della partita di domani, il mancato utilizzo di Marquinho non sarebbe una sorpresa; se non dovesse giocare Pjanic, sarebbe un vero e proprio colpo di scena, ricordando che la Roma durante il mercato ha rifiutato un’offerta di 25 milioni di euro per Miralem. Giovedì Zeman ha provato Marquinho con Tacht e Florenzi, mentre ieri ha proposto Pjanic nel terzetto di centrocampo: segno che quella maglia a centrocampo non ha trovato ancora un padrone. Almeno ufficialmente.