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IL MESSAGGERO La strana coppia

Destro ed Osvaldo

(U.Trani) – Mattia Destro si allena da poco più di un mese con Dani Osvaldo. Normale che i due non siano ancora una coppia. A Zdenek Zeman una mano potrebbe darla proprio Cesare Prandelli. Tra un mese sono in programma altre due gare dell’Italia, contro l’Armenia e la Danimarca. I due attaccanti romanisti, per la prima volta in tandem anche in azzurro martedi sera a Modena contro Malta, dovrebbero continuare l’avventura nelle qualificazioni mondiali, magari ancora uno accanto all’altro nella formazione titolare dell’Italia vicecampione d’Europa. I problemi di coppia, però, andranno superati a Trigoria. In cura dal boemo, uno che non ha rivali in quanto a schemi offensivi. Lo stesso cittì azzurro, la settimana scorsa, ha spiegato che a Coverciano, quando gli allenatori vanno a prepararsi per prendere il patentino, studiano sempre e comunque gli appunti del tecnico di Praga.

Toccherà a Zeman farli coesistere nel modo migliore e renderli funzionali. Per il bene della Roma e anche per quello della nostra nazionale. Destro e Osvaldo non hanno mai giocato bene nella stessa partita. Nel senso che si è sempre acceso solo uno dei due, facendo ombra all’altro. E’ successo a San Siro, due domeniche fa, nella loro prima volta con la maglia giallorossa. Pure se la Roma ha vinto e Dani ha anche segnato il gol decisivo, quello del definitivo sorpasso sull’Inter. Mattia a Milano si è visto poco, lasciando il palcoscenico al collega. I due, in campo per una ventina di minuti pure a Sofia, si sono passati il testimone a Modena. Gol bello e pesante di Destro: la rete è da tre punti, anche se nel recupero del match il risultato è stato poi arrotondato da Peluso. Osvaldo, invece, non è sembrato in serata. Lui che, tornando alla gara di venerdì contro la Bulgaria, era stato capace di siglare una doppietta molto importante per l’Italia che ha rischiato tantissimo nella notte del debutto nelle qualificazioni mondiali.

Tanto per rafforzare quella che al momento non è solo una sensazione, Dani ha fatto i due gol prima dell’ingresso di Mattia sul terreno di gioco. La questione passa, insomma, sulla lavagna di Zeman. Spetta al boemo farli rendere allo stesso livello. Destro, per la squalifica di Osvaldo, sarà titolare contro il Bologna. Da centravanti (ieri è stato provato in mezzo a Lamela e Totti). Ed è attorno al ruolo che, probabilmente, ruota tutto il discorso dell’affiatamento da trovare. Entrambi preferiscono giocare da punta centrale. Dani lo ha detto, presentando la sua stagione. Contento, come tutti gli attaccanti che hanno avuto a che fare con l’allenatore di Praga, perché con Zeman chi gioca davanti ha sempre vantaggi, ha subito ringraziato il boemo per avergli dato la possibilità di giocare nella posizione per lui ideale: «Da centravanti mi trovo meglio». È lì che vorrebbe stare anche Mattia: «Perché mi sento più a mio agio al centro dell’area. A Milano ho avuto qualche difficoltà a partire a destra. Sono il più giovane e devo accettare quanto mi chiede l’allenatore, dando la disponibilità a giocare pure sulla fascia».

Il messaggio è ovviamente per Zdenek che, a parte domenica contro il Bologna, lo considera più adatto dell’italoargentino a fare l’esterno. Tutti i tecnici, non solo del nostro campionato, vorrebbero essere al posto di Zeman e di Prandelli. Il boemo si coccola entrambi. Di Osvaldo ha detto che «è una forza della natura». A Destro, per convincerlo a fare anche l’esterno, ha rivolto un elogio particolare: «E’ centravanti, ma non solo, essendo più mobile di Totti e Osvaldo». Il cittì era convinto di essere arrivato a dama grazie al sistema di gioco scelto per affrontare Malta: il 4-3-1-2. Due punte con dietro il rifinitore, nella circostanza Diamanti. Nonostante la rete di Mattia, bravo ad andare in profondità sul lancio di Marchisio, Prandelli ha bocciato dopo un tempo la formula con il trequartista.

Nella ripresa dentro Insigne, formato a Pescara proprio da Zdenek e sistemato a sinistra, e fuori Diamanti. Osvaldo centravanti e Destro, come a San Siro, a destra. Per il 4-3-3, stile Roma. Le cose sono andate meglio, anche se i due giallorossi, prima Dani e a seguire Mattia sono stati sostituiti. Studieranno, da compagni di banco, a Trigoria. Perché insieme possono far bene. Anche tutt’e due nella stessa partita. La Roma e l’Italia non vedono l’ora.

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