Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Come nella passata stagione offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Prosegue l’incubo casalingo per la nuova Roma di Sdengo. Contro un modesto Bologna targato Pioli, la squadra di Zeman non riesce a trovare la vittoria nello stadio amico, risultato che ormai manca da più di cinque mesi. Giallorossi a due facce: belli e raggianti nei primi quarantacinque minuti, sottotono e apatici nella ripresa, capaci di farsi recuperare prima due gol e poi di farsi trafiggere nel finale dal violinista Gilardino. Tanto da rivedere del collettivo, molto d’analizzare delle prestazioni di alcuni singoli, forse ancora troppo lontani dalle condizioni migliori (vedi Burdisso) e forse ancora troppo distratti per giocare nella massima serie (chiaro riferimento a Ivan Piris). Sono proprio l’esperto centrale argentino e il suo acerbo compagno di reparto paraguaiano i peggiori in campo nella vergognosa gara persa contro i felsinei. Si salva solamente Francesco Totti, capitano di una Roma troppo altalenante e poco incisiva: il numero dieci riesce ancora una volta a far emozionare i cinquantamila e più accorsi all’Olimpico in questa domenica di meta’ settembre. Un palo, un colpo di testa degno del miglior “bomber Pruzzo“, tante giocate d’autore e soprattutto una tenuta atletica da giovane calciatore di vent’anni, sono il biglietto da visita di Totti alla sua gente in questa triste terza giornata di campionato. Di bello, in questo strano pomeriggio di fine estate, rimane poi solamente il pubblico romanista, capace, per l’ennesima volta, di manifestare un segnale forte d’amore, passione e vicinanza alla propria squadra.
IL PEGGIORE:
Non ci siamo Ivan Piris. Così non va, direbbero a scuola. Ancora una deludente prestazione per il giovane terzino sudamericano. Contro il Bologna Piris sbanda, sbaglia tutto o quasi: colpevole sia sul primo gol di Gilardino che in occasione del pareggio di Alino Diamanti. Insomma una gara disastrosa per l’ex San Paolo che ha dimostrato di essere ancora molto distante dalle concezioni calcistiche del paese nostrano. Morleo lo sovrasta per tutti i 74 minuti in cui e’ rimasto in campo. Il cambio con il “fuori ruolo” Marquinhos e’ una chiara bocciatura da parte di mister Zeman. Rimandato a data da destinarsi…
IL MIGLIORE:
Come detto in precedenza la “palma del migliore in campo” spetta di dovere a Francesco Totti, unico romanista a “meritare la pagnotta” in questa sfortunata partita casalinga. Si danna l’anima il capitano: corre in lungo e largo, regala giocate sontuose e cerca il gol numero 216 in serie A in più di un occasione. Se continua con questo ritmo e intensità Francesco raggiungerà presto il prossimo record, un altro tassello importante nella sua lunga e coronata carriera. Lui e’ la Roma, lui e’ l’essenza di un calcio che non c’e’ più, lui e’, ancora una volta, il volto di una squadra che deve e, soprattutto dovrà, combattere e non mollare mai. Sole sui tetti di Roma…
Nicolo’ Ballarin