(D. Giannini) – Sconcertato. E’ la parola che meglio riassume lo stato d’animo di Franco Baldini per tutto ciò che ha portato alla mancata disputa di Cagliari-Roma.Sconcertato, che poi è proprio il termine usato e ripetuto più volte dal direttore generale giallorosso. Che non è proprio riuscito a nascondere tutto il suo disappunto per quanto accaduto, per l’ennesima brutta figura del nostro calcio. Lo ha detto chiaramente Baldini, prima nel comunicato ufficiale del club poi a Sky e quindi a Roma Channel. Si parte proprio da lì, dallo sconcerto suo, dei giocatori, di tutto il popolo giallorosso che è andato a dormire convinto di andare incontro ad una domenica di calcio e che si è risvegliato con una domenica senza Roma. Sconcertante, appunto. «Non può essere altrimenti – ha spiegato Baldini a Roma Channel -. Ma non è solo lo sconcerto dei nostri tifosi, ma dei tifosi del calcio in generale. Se c’è una competizione in cui può succedere di tutto, non è una competizione seria. In una competizione seria si seguono regole oggettive, non che diventano soggettive di giorno in giorno secondo le levate di scudi dell’uno o dell’altro. E’ una situazione che spazia dal ridicolo al tragico. Il ridicolo è che sia possibile che questo accada, il tragico è che ci sia tanta gente che pensi che è giusto che ciò accada».Chiaro, no? Come chiari sono stati i passi fatti dalla Roma dopo la notizia del rinvio del match. «Faremo un percorso obbligato, non solo per la tutela degli interessi propri e dei propri tifosi. Perché comunque c’era gente che si era organizzata a venire, anche dei giornalisti. Naturalmente non era un gran numero, essendo una partita a porte chiuse. Improvvisamente nella notte si sono trovati con la notizia che la partita non si sarebbe giocata. Comincio ad essere un po’ stanco, dall’eruzione dell’Etna a partite rimandate per neve e pioggia pensavo sinceramente di averle viste tutte. Ma ogni giorno ce n’è una nuova». E ancora: «I campionati si svolgono secondo le regole. E le regole sono che le partite non possono essere rinviate o interrotte per problemi dei singoli. Dal punto di vista tecnico la squadra si era preparata, aveva viaggiato. C’è un po’ di spossatezza, abbiamo organizzato stamattina alle 6 il viaggio di ritorno, qualcuno non ha dormito neanche. Il viaggio ci ha visto costretti a lasciare qualcuno lì, visto che l’aereo prenotato all’ultimo momento non aveva a disposizione tutti i posti di cui necessitavamo, e ci sarà qualcuno di noi che resterà nel pomeriggio a Cagliari. Non è un bene per nessuno, da un punto di vista tecnico e di un disagio di trovarsi impotenti di fronte a certi avvenimenti». Ora tutti attendono le eventuali sanzioni del giudice sportivo che si pronuncerà già domani. La Roma attende e dalle parole di Baldini si intuisce anche con quali aspettative: «Il dispositivo attuato dal Prefetto stanotte lascia pochi dubbi all’interpretazione delle norme. Qui c’è la responsabilità diretta del maggior responsabile di una società per quello che è avvenuto. Il regolamento parla chiaro». Poi le impressioni del dg sul calcio italiano rispetto agli altri campionati con i quali ha avuto contatto diretto fino a poco tempo fa. «Si ha la sensazione che gli altri posti siano paradisi rispetto all’Italia – dice Baldini senza giri di parole -, hanno le loro magagne ma facendo il computo di tutte le cose diventano paradisi rispetto a quello che purtroppo succede in Italia. Poi c’è solo sgomento, nel non avere né la parola né la postura del corpo per poter raccontare ai nuovi arrivati brasiliani perché succede questo. Oggi gliel’ho spiegato, senza essere adatto a farlo, visto che neanch’io me lo sono riuscito a spiegare».