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IL ROMANISTA Forza Nico, fai come Fonseca

Nico Lopez

(C. Zucchelli) – Quando Daniel Fonseca con una doppietta regalava alla Roma l’ultimo successo in casa del Cagliari Nico Lopez aveva appena compiuto due anni. Basterebbe questo a capire non solo da quanto tempo i giallorossi non portano via i tre punti dalla Sardegna, ma anche a capire quanto sia giovane l’attaccante che, con Destro e Lamela, completerà oggi il tridente d’attacco. Ventun anni Mattia, 20 Erik, 19 da compiere il primo ottobre per l’ex Primavera chiamato all’esordio dal primo minuto in serie A. Fisico esile, piede sinistro in grado di fargli fare ciò che vuole, rapidità e senso del gol: questo è Nico Lopez. Questo è il giocatore chiamato oggi a dare una risposta importante, lui che neanche con Alberto De Rossi partiva spesso dal primo minuto. Di talento ne ha da vendere, di esperienza certo no e la partita di oggi è di quelle che fanno tremare. Perché il Cagliari è una squadra esperta, una squadra che non va tanto per il sottile quando si tratta i giocatori avversari, specie quelli meno abituati alle spallate e a sentire i tacchetti sulle caviglie.

Qualche calcio Nico Lopez lo ha preso in questi suoi primi 10 mesi in Italia, perché tanti ne sono passati da quella prima rete alla Beretti del Frosinone. In mezzo un bel po’ di Primavera, tanti gol – 17 in 14 partite tra campionato e Viareggio – e nessuna apparizione con la Roma di Luis Enrique, che pure uno sguardo alla squadra di Alberto De Rossi lo dava e pure spesso. Lui, Nico Lopez, soprannominato “il coniglio” per i denti sporgenti e per la rapidità che tanto ricorda il suo connazionale Fonseca, non si è mai abbattuto. Ha lavorato in silenzio, sotto l’ala del ds Sabatini, ha vissuto a Trigoria, ha aspettato che Zeman gli desse una possibilità. Tra i migliori in ritiro, è diventato l’amico inseparabile di Erik Lamela che, come lui, aveva segnato all’esordio da romanista. Nico Lopez è uno abituato a fare gol in tutte le sue “prime”: prima amichevole, prima gara ufficiale in Primavera al Viareggio, prima in campionato e prima in Serie A, quella prodezza all’ultimo minuto contro il Catania che è valsa alla Roma il primo punto in campionato. Oggi, lui che sarà il più giovane della squadra, gioca per la prima volta dall’inizio. E la speranza è che la tradizione venga rispettata, sulle orme di quanto fatto dal suo connazionale ormai 17 anni fa. Anche perché la dedica è già pronta visto che tra qualche giorno in Uruguay nascerà il suo primo figlio.


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