(V. Vercillo) – Cinque nomi, un solo ruolo.Rodolfo Volk, Amadeo Amadei, Dino Da Costa, Pedro Waldemar Manfredini e Rudi Voeller: sono loro a comporre la straordinaria cinquina dei candidati al ruolo di secondo centravanti nell’ideale undici che inaugurerà quest’anno la Hall of Fame dell’As Roma. Cinque stelle nel firmamento giallorosso: Volk, il “mago pe’ segna’” dell’Inno di Campo Testaccio, che ha militato nella Roma tra il 1928 e il 1933, ha siglato la sua storia romanista con 103 gol in 157 presenze. Amedeo Amadei, giallorosso tra il 1936 e il 1948 (esclusa una parentesi di un anno all’Atalanta), ha bucato la porta avversaria 116 volte in 234 presenze. Poi c’è Dino Da Costa, assieme a Marco Delvecchionell’Olimpo dei bomber più prolifici nella storia dei derby di Roma in campionato: alla Roma nella seconda metà degli anni ’50, ha segnato 71 gol in 141 presenze. Infine Pedro Manfredini (’59-’65) e Rudi Voeller (’87-’92), rispettivamente autori di 77 e 45 reti in maglia giallorossa. Come annunciato ieri dalla società giallorossa tramite il proprio sito ufficiale, quella partita ieri è l’ultima settimana di voto per i tifosi, a cui, dal giugno scorso, è stata garantita la possibilità di costruire una formazione ideale, composta da atleti che dal 1927 hanno contribuito alla storia, ai successi e al patrimonio affettivo – e non solo – della società giallorossa. Un’iniziativa nata e sviluppata per coinvolgere tutti i tifosi, sparsi in tutto il mondo, a rivivere e condividere la storia della Roma. Questa undicesima ed ultima settimana di voto, aperta come sempre a tutti i tifosi giallorossi registrati gratuitamente sul sito web www.asroma.it, chiude un percorso iniziato a giugno con le votazioni dedicate ai portieri. La prossima settimana, giovedì 20 settembre, la Roma annuncerà l’esito delle votazioni e i nominativi dei primi undici giocatori eletti nella Hall of Fame della società capitolina. Verrà così a delinearsi una formazione composta da giocatori di epoche diverse, schierati secondo la più classica numerazione delle maglie: undici nomi incisi, stavolta concretamente, nella storia di questa squadra.
Ma non finirà qui. A partire dal prossimo anno, infatti, il numero degli atleti eletti annualmente diminuirà e con esso varieranno anche i meccanismi di voto e di elezione. Resterà invece intatto, negli anni, il principio ispiratore, che vede legare insieme la riscoperta, la tutela della memoria storica, e la nuova dimensione della società, il cui impegno è fortemente incentrato verso l’internazionalità dei propri campioni e la globalità del proprio marchio.