(A. Serafini) – Nella serata di ieri la commissione di vigilanza presieduta dalla prefettura del capoluogo sardo ha comunicato l’inagibilità per il nuovo impianto calcistico di Quartu. Dopo l’abbandono definitivo del Sant’Elia, sfruttare i dodicimila posti dell’Is Arenas è ancora un miraggio. Uno stadio incompleto e attualmente in costruzione, che ha avuto la possibilità di ospitare due settimane fa l’Atalanta, soltanto con l’obbligo delle porte chiuse. Dopo la richiesta del presidente Cellino di aprire quantomeno i settori dei Distinti e Curva nord (per un totale di 5.000 spettatori), il no delle istituzioni è arrivato perentorio. Nessuna deroga nemmeno per un utilizzo parziale, con la sola possibilità (ancora da definire) che la partita si svolga in totale assenza di pubblico. In caso contrario si ritornerà al Nereo Rocco di Trieste, sede già utilizzata dai rossoblù per gli impegni casalinghi nello scorso finale di stagione. Dopo le proteste del sindacato di Polizia, preoccupato per le scarse garanzie di incolumità per tifosi e forze dell’ordine, il prefetto ha invitato Cellino a bloccare la vendita non autorizzata dei biglietti validi per la gara con la Roma.
Giallorossi che si ritroveranno stamattina a Trigoria, con l’obiettivo di superare al più presto la scioccante sconfitta di domenica. Ripartire già da Cagliari sarà impresa ardua: in terra sarda infatti, l’ultima vittoria dei capitolini risale al 1995. Oggi saranno valutate le condizioni di Pjanic, uscito dall’Olimpico con una vistosa fasciatura alla mano destra dopo uno scontro di gioco. Se il bosniaco dovesse sentire ancora dolore, verranno effettuati ulteriori accertamenti. Il tecnico ritroverà Osvaldo dopo la squalifica, con la speranza di ricevere buone notizie anche dai recuperi di De Rossi e Bradley. Ma l’americano è ancora indietro.