(A. Austini) – La sfiga, come sempre, ci vede benissimo. La Roma perde l’unico titolare che al momento non ha un sostituto di ruolo: Balzaretti dà appuntamento a Zeman per fine settembre. Il 29 c’è la Juventus da sfidare a Torino, molto più di una partita, e il terzino proverà a esserci. Gli esami clinici li ha svolti ieri a Coverciano e hanno confermato la «lesione tra il primo e il secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra». Un infortunio «non grave» secondo il medico della Nazionale Castellacci, lo stesso pensano i dottori della Roma: Balzaretti, che ha ovviamente lasciato subito il ritiro azzurro, può cavarsela in una ventina di giorni. E adesso chi gioca lì a sinistra? Non Dodò, l’erede designato di «Balza».Il brasiliano non è pronto, lo sarà nelle migliori delle ipotesi tra un mesetto, intanto continua a dividersi (come ieri) tra fisioterapia, palestra e qualche apparizione in campo, lontano dai compagni. L’operazione al ginocchio in Brasile è andata bene, la riabilitazione no. Ma uno spiraglio di luce inizia a intravedersi. Allora ci penserà Taddei a coprire i buchi di una fascia non protetta. Uno dei pochi superstiti della Roma sensiana giocherà da terzino sinistro le prossime tre-quattro partite. Almeno su di lui Luis Enrique e Zeman la pensano allo stesso modo: Taddei può fare l’esterno «basso». A San Siro lo ha confermato nella mezzora finale e il boemo si sente sufficientemente tutelato. La stessa fiducia Zeman la ripone su Piris, nonostante le sbavature delle prime due partite. Da quando è arrivato, il paraguaiano ha sempre fatto il titolare e l’allenatore non ha mai chiesto alla società di comprargli un altro terzino. Tantomeno lo svincolato Zambrotta che radiomercato ieri ha accostato alla Roma: ma a Trigoria non ci hanno mai pensato e non ci penseranno. Insomma Zeman si fida di Piris e i dirigenti la pensano come lui. Il problema per l’immediato è che il terzino rientrerà a Trigoria a quattro giorni dalla gara con il Bologna, dopo aver affrontato con la nazionale l’Argentina di Messi venerdì e il Venezuela martedì 11.Zeman ha già in testa le soluzioni per affrontare l’emergenza: Florenzi e Marquinho hanno le caratteristiche per giocare da terzini. Meno allarmante la situazione del centrocampo, anche se l’infortunio muscolare di Bradley è più grave del previsto e lo terrà fuori per un altro mese. De Rossi è rimasto con la nazionale nonostante il trauma distorsivo alla caviglia con sofferenza del legamento interno, conseguenza del colpo ricevuto da Guarin a Milano. Il biondo di Ostia proverà a recuperare per Italia-Malta e dovrebbe comunque farcela per Roma-Bologna. La società avrebbe volentieri evitato gli impegni con la Bosnia all’altro acciacato Pjanic: un’infiammazione al tendine gli ha fatto saltare la partita di San Siro, ma la Nazionale se lo tiene stretto. A Trigoria fanno gli scongiuri ripensando all’anno scorso, quando proprio una partita di troppo con la Bosnia costò cara a Pjanic. E alla Roma.