(E. Menghi) – “Un tremendo passo indietro”. La sintesi di Sabatini è tanto vera quanto dolorosa. Il ds giallorosso non accetta la sconfitta con la Juventus, che ha messo in luce troppe lacune nella Roma che anche lui ha costruito: «Un po’ di onestà ci deve stare. Questi giocatori devono dimostrare di essere forti nelle partite importanti». Fa ammenda Sabatini, deluso prima di tutto da se stesso: «Abbiamo sopravvalutato qualcuno. Mi riferisco ad alcuni giocatori, che devono ancora crescere. Dobbiamo fare qualcosa per migliorare e rendere una squadra competitiva e dignitosa, come non lo siamo stati. Dobbiamo isolare gli errori, con onestà. Anche io mi sto interrogando per capire se questa rosa è adatta a Zeman. Più o meno tutte le scelte sono state condivise con l’allenatore, perciò è un errore collettivo dal quale ci si salva lavorando». Ma la scelta del tecnico non la rimpiange: «Montella sta facendo un lavoro straordinario e gli faccio gli auguri. Difenderemo Zeman e lo stimoleremo a fare meglio. Arriveremo in fondo, poi tireremo una riga e valuteremo eventuali responsabilità. Luis Enrique? Lui e Zeman sono allenatori che praticano un calcio offensivo, ma non sono inadeguati».
Sabatini non vuole arrendersi ora e chiede alla squadra una svolta: «Hanno inciso molto quei ganci al mento che abbiamo preso in 7-8 minuti. Ci hanno ridotto al minimo i nervi. Questa sconfitta ci addolora profondamente. Dobbiamo correggere immediatamente la traiettoria. Non faccio riferimento ai giocatori o all’allenatore, ma alla capacità di capire la partita. Bisogna cambiare direzione. La mentalità deve essere diversa. Non siamo stati né competitivi né dignitosi. Manca la veemenza, il furore agonistico. Un giudizio negativo è d’obbligo». Una squadra che manca di personalità, troppo fragile con le grandi e che pecca di presunzione con le piccole: «Non siamo né carne né pesce, ora siamo a metà del guado». Il messaggio è chiaro, bisogna lavorare, lavorare e lavorare ancora. A partire da martedì, quando la Roma tornerà ad allenarsi a Trigoria per preparare la gara con l’Atalanta: i giallorossi hanno due giorni per assorbire la dura sconfitta e Zeman non mancherà di far presente a tutti gli errori commessi a Torino.