(A. Austini) -«Siamo preoccupati». È il medico della Roma, Michele Gemignani, a certificare i tormenti di Trigoria. Oggi se ne sapra di più su De Rossi, ma l’umore di Zeman e i dirigenti è già tendente al nero. Si sperava che il centrocampista acciaccato non giocasse in Nazionale, l’ha fatto e puntuale è arrivata la beffa nonostante tra i due incidenti non sembra esserci correlazione.
Maledetta sosta. Oltre ad aver spezzato l’effetto-entusiasmo del colpaccio di San Siro, restituirà al boemo una squadra monca. Tre azzurri sui quattro convocati da Prandelli non ci saranno alla ripresa con il Bologna: oltre agli infortunati De Rossi e Balzaretti, Osvaldo dovrà scontare un turno di squalifica. Se si aggiunge che Stekelenburg tornerà col musone dopo la bocciatura di Van Gaal («L’ho seguito in Italia e agli Europei, poi con il Belgio gli ho visto fare gli stessi errori e per questo ho scelto Krul» la spiegazione del ct olandese) e che il convalescente Pjanic avrà accumulato due partite con la Bosnia nelle gambe, gli improperi della Roma sono legittimi. Sperando che siano finiti qui: martedì si rigioca.
Intanto De Rossi è rientrato ieri nella Capitale e tra stasera e domattina si sottoporrà agli esami del caso al Campus Biomedico: da valutare l’entità della lesione al bicipite femorale destro, accusata venerdì con la Bulgaria. «Siamo un po’ preoccupati, ma la valutazione verrà fatta dopo gli accertamenti» spiega Gemignani. La prima impressione dei medici azzurri, da subito in contatto con i colleghi romanisti, è che non si tratti di un infortunio grave, le previsioni di stop oscillano dalle due settimane (l’ipotesi migliore) al mese abbondante.
De Rossi sta usando il ghiaccio e una fasciatura compressiva sulla coscia per limitare i danni. E per fortuna che Prandelli l’ha fermato: la sua voglia di esserci sempre e comunque lo aveva fatto rientrare in campo, col rischio di peggiorare le cose. A fine partita è uscito dallo spogliatoio è uscito zoppicando e col volto scuro. Lui, che di infortuni muscolari ne ha avuti davvero pochi in carriera, ha subito intuito il pericolo: saltare Juventus-Roma del 29 settembre. Quella sera a Torino spera di esserci Balzaretti.«Sia lui che Dodò – assicura Gemignani – sono in netto miglioramento rispetto ai programmi. Bradley sta seguendo un programma intensivo». Ma per l’americano, ieri al lavoro a Trigoria insieme a Dodò e Goicoechea, non se ne parla prima di un mesetto. In infermeria c’è anche Perrotta, comunque accantonato da Zeman che ora dovrà ridisegnare centrocampo e difesa. Le soluzioni nel primo caso si chiamano Tachtsidis e Florenzi, mentre dietro ci si affiderà al sempreverde Taddei. Dal Sudamerica arriva l’unica nota lieta nel bollettino dei nazionali: Piris, ammonito nella sfida contro l’Argentina, salterà la prossima gara del Paraguay di martedì e potrà rientrare in anticipo a Trigoria. Lì dove ieri si è rimesso al lavoro l’ad Pannes: stadio, sponsor e progetti vari, gli americani hanno bisogno di dare un’accelerata su tutti i fronti.