PRIMO TEMPO – Formazione annunciata per la Roma con Zeman che conferma Taddei esterno basso e rilancia Osvaldo nel trio d’attacco; turnover per la Juventus che inserisce De Ceglie, Caceres e Matri al posto di Asamoah, Lichtsteiner e Quagliarella. Primi minuti di studio, ma i giallorossi sembrano partire col piede giusto e già Lamela al 4′ può provare la conclusione, senza però grandi risultati. Il duello è tutto sugli esterni e ad ogni affondo di De Ceglie e Caceres la Juve è pericolosissima. Al 9′ Vidal sventaglia per Marchisio che si infila, Taddei lo stende al limite ma viene graziato da Rizzoli che lo ammonisce soltanto. Sul calcio di punizione successivo però Pirlo porta in vantaggio i bianconeri, calciando rasoterra sul palo si Stekelenburg che rimane colpevolmente immobile. Incredibile quello che succede al 14′: altra imbucata di Marchisio, Stekelenburg lo anticipa, la palla finisce a Matri che tira in porta e Castan si immola con il braccio. Rigore per i bianconeri e raddoppio di Vidal dal dischetto. Non passano neanche 4 minuti e Matri, tenunto in gioco da Burdisso, realizza anche il terzo gol abbattendo definitivamente la Roma. Al 30′ addirittura partono gli “olè” dei sostenitori juventini e l’undici guidato da Carrera fa torello in mezzo al campo. Altra occasione per Vidal al 32′, poi primo cambio per Zeman che inserisce Marquinhos per Balzaretti e sposta Taddei sull’out di sinistra. Al 35′ traversa colpita da Vucinic, al 47′ invece primo e unico tiro in porta dei giallorossi con il colpo di testa di Lamela parato facilmente da Buffon.
SECONDO TEMPO – Si riparte così come era finita la prima frazione: primo minuto, tiro al volo di Vucinic e Stekelenburg mette in angolo. 2′, Matri a tu per tu con il portiere giallorosso tenta il pallonetto ma l’olandese respinge. Al 50′ ci potrebbe anche stare il rigore per la Roma per un tocco di mano di Chiellini, ma Rizzoli sanziona la spinta di Lamela. Dieci minuti dopo conclusione di sinistro di Tachtsidis che finisce a lato di poco. Al 63′ Zeman sconfessa le sue scelte facendo entrare Perrotta e Destro per il centrocampista greco e Totti. L’attaccante ascolano guadagna un rigore facendosi atterrare da Bonucci al 67′: sul dischetto va Osvaldo che trasforma per il 3 a 1. E’ però solo un fuoco di paglia: quattro minuti dopo Marchisio sfiora il palo dal limite, poi Vucinic impegna di nuovo Stekelenburg. Al 75′ entrano Asamoah e Giovinco al posto di Matri e Marchisio, poi Osvaldo non riesce ad approfittare dell’unico svarione della difesa di casa. Ultimo cambio per Carrera: esce De Ceglie, entra Pogba. A 5 minuti dal termine lancio di Perrotta per Osvaldo ma l’italo-argentino calcia alto, poi Barzagli si fa tutto il campo e lancia Giovinco che salta Stekelenburg e fissa il risultato sul 4-1.
Ivo Mauro