Si sono scritti libri, giornali, sono pieni gli archivi. Juventus-Roma è una sfida nata praticamente con il calcio, una rivalità che ha opposto da sempre (e forse per sempre) l’Italia industriale a quella operaia. Nemiche, soprattutto dagli anni ’80 in poi, la Roma di Dino Viola iniziò a dare fastidio alla Juventus pigliatutto degli Agnelli e proprio nella stagione 1980-1981, quando Ramon Turone vede annullarsi un gol regolare e decisivo per lo scudetto. La Juve di Platini contro la Roma di Falcao. Passarono gli anni e divenne Alessandro Del Piero contro Francesco Totti. Con le polemiche tra Zeman e la Juve. Doping e Calciopoli, i tribunali diedero ragione al boemo anche dopo anni dalla sue dichiarazioni. Sul campo poche soddisfazioni per i colori giallorossi, poche vittorie ma un pareggio che valse anche di più: la Roma di Capello nel 2000-2001 andò a Torino da grande favorita, da capolista, la Juve dietro ad inseguire. Il doppio vantaggio bianconero al Delle Alpi fu pareggiato dal siluro dalla distanza di Hidetoshi Nakata e dal gol di rapina di Vincenzo Montella. Totti, sostituito proprio da Nakata, esultava dalla panchina. L’anno successivo scudetto alla Juve in volata su Roma e Inter, ma successo giallorosso alla quinta giornata a Torino. Le firme di Batistuta e Assunçao. Da allora la Roma passò a Torino solo nel 2009-2010 grazie al colpo di testa di John Arne Riise, un 2-1 in rimonta al gol di Del Piero, pareggiato dal rigore di Totti.
Lo scorso anno a Roma fu 1-1: al gol di De Rossi pareggiò Chiellini su un’uscita incerta di Stekelenburg. Al ritorno il portiere olandese venne espulso sul 2-0, in una gara dominata fin dai primi minuti dai futuri campioni d’Italia. Alla fine fu 4-0 con i gol di Vidal (doppietta), Pirlo (dopo rigore respinto da Curci) e Marchisio , la rivincita juventina dopo il “4 e a casa” che Totti siglò con Cassano e Dacourt nel 2003-2004. In totale il bilancio pende pesantemente a favore dei bianconeri: 49 vittorie juventine, 21 pareggi e solo 8 successi romanisti nelle partite disputate a Torino.
Daniele Luciani