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LA PARTITA DELLA SUD “Sei ancora tu, l’incorreggibile…ma lasciarti non è possibile!”

Curva Sud Roma

“Sei ancora tu purtroppo l’unica. Sei ancora tu l’incorreggibile. Ma lasciarti non è possibile. No lasciarti non è possibile. Lasciarti non è possibile. No lasciarti non è possibile”.  Lasciarti non è possibile cantava il grande Lucio Battisti. Ebbene sì, lasciare i colori che hai sposato sin da quando eri bambino non si può fare. Neanche dopo una partita come quella di ieri, in cui dopo aver dato tutto quello che avevi dentro, in poco più di 10 minuti ti ritrovi sotto e ti sale lo sconforto. Dentro di te inizi a farti mille domande: “Dove ho sbagliato? Potevo fare di più?”. E quando arrivi alla conclusione che tutto quello che c’era da fare per la causa tu l’hai fatto non sai più dove andare a parare. Ti giri, ti guardi intorno e vedi i tuoi amici provati. Ti specchi nei loro occhi lucidi e vedi tutto ciò che hai dentro in quel momento: rabbia, delusione, sofferenza. In quei minuti ti passano per la testa mille pensieri che vorresti esternare ma le parole non escono, restano intrappolate e poi soffocate in gola. E quando ti sembra che il mondo ti stia per crollare addosso. E proprio quando lo sconforto tocca il punto più alto, è lì che voltandoti verso il resto della curva ti accorgi che i tuoi compagni di tifo stanno provando le stesse emozioni, tali e quali a quelle che ti hanno assalito pochi istanti prima. Ed in quel momento scatta un qualcosa di inspiegabile. Improvvisamente torni a vedere la luce e tutto torna ad avere un senso. Un senso che possono darti solamente quella maglia, quella curva e quella gente. Vedi uno striscione di poche righe e ti accorgi che è tutto uguale a prima, che forse qualcosa per quei colori e per quegli ideali che porti avanti ancora puoi farlo. Assieme ad altri 2000 ragazzi, che nonostante tutto, continuano anch’essi a provare gli stessi sentimenti di una volta. E nonostante la sconfitta non vedi l’ora che sia di nuovo domenica, per tornare in mezzo a loro, per continuare a lottare, a sperare e cantare per quei colori e per quell’ideale che a parole spiegare non si può. E’ un qualcosa che solo in pochi possono capire. Come diceva la famosa ballerina Pina Bausch “certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti, ma ci sono dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente persi e disorientati, non si sa più che fare. A questo punto comincia la danza”…e la nostra danza si chiama tifo, si chiama speranza, si chiama lotta, si chiama amore, si chiama libertà…”emozioni” le avrebbe chiamate ancora una volta il grande Lucio. Ed in tutto questo turbine di sentimenti, dopo lo sconforto iniziale, dentro di te hai chiara solamente una cosa. Che lasciarla non è possibile, perchè l’amore che provi per lei è troppo grande…va oltre la sconfitta, oltre tutto e tutti. E domenica prossima ci sarai, a vivere la tua curva ed a partecipare ai cori, non per i singoli, ma per i colori…come prima, più di prima! Lasciarti non è possibile…

A cura di Edwin Iacobacci


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