(F. Ferrazza) – Sessant’anni in tre, se non è record poco ci manca. Lamela, Destro e Nico Lopez, il tridente più giovane della serie A affronterà domani pomeriggio ilCagliari, provando a dimenticare in fretta la batosta rimediata contro il Bologna nell’ultima casalinga. Una linea verdissima, forzata dalle pesanti assenze di Osvaldo e Totti. Anche il capitano giallorosso si è infatti dovuto arrendere, cominciando la riabilitazione in vista del turno infrasettimanale con la Sampdoria e della trasferta di Torino. Inutile forzare, fa sapere lo staff medico, meglio curare qualche giorno in più il risentimento muscolare alla coscia che l’ha bloccato a inizio settimana. Rischia di saltare anche le prossime due gare Osvaldo, che ieri sentiva ancora dolore al ginocchio. Zeman è quindi obbligato ad affidarsi a un attacco giovanissimo, all’anagrafe e come esperienza sul campo.
Quello dal quale ci si aspetta qualcosa di più è Destro, non tanto perché fiore all’occhiello dell’ultima campagna acquisti, quanto per le potenzialità fatte vedere la scorsa stagione e negli ultimi impegni della nazionale. Senza Totti e Osvaldo è lui quello chiamato a fare la differenza, caricandosi sulle spalle una squadra di coetanei. Già, perché se il tridente offensivo è imbottito di giovani, non si può certo dire che a centrocampo ci siano dei veterani. Pjanic, Tachtsidis e Florenzi, per un totale di sessantaquattro anni e pochissima esperienza in serie A. Ad eccezione di Pjanic, che è il leader nato del terzetto.«Ci serve solamente serenità- le parole del bosniaco al Romachannel- io posso giocare sia a destra sia a sinistra, si è parlato anche troppo di questo. L’importante è essere a disposizione e fare il meglio per questa maglia, perché ho la sensazione che non siamo mai tranquilli. Ora dobbiamo solo vincere a Cagliari, io sto sempre meglio».