(F. Ferrazza) – Ci riprova, la Roma. Terza di campionato, seconda all‘Olimpico, avversario il Bologna di Pioli e i fantasmi di un cammino casalingo che ultimamente non è riuscito a regalare troppe gioie ai tifosi. Alla ricerca della prima vittoria tra le mura amiche dopo cinque mesi (ultima volta contro l’Udinese l’11aprile), Totti e compagni puntano il successo, per un mini ciclo pre-Juve che sperano possa portare nove punti nelle prossime tre gare. Bologna domani pomeriggio, come detto, poi trasferta di Cagliari e turno infrasettimanale contro la Sampdoria: striscia che non dovrebbe far tremare le gambe, preparando i giallorossi allo scontro già stracarico di significati di Torino. Zeman, tra continue stoccate al sistema e frecciate lanciate alla rinfusa, tornerà oggi a parlare, vigilia di partita nella quale capire se la dirigenza stia riuscendo a renderlo più diplomatico.
La parziale rettifica alla sparata su Abete («Non è mio nemico, ma del calcio») potrebbe segnare un piccolo passo in avanti (o indietro, a seconda dei punti di vista) concordata con la società, dalla quale forse ripartire cavalcando una linea più “baldiniana” di pensiero, che utilizzi l’ironia, non polemizzando per forza con poteri forti, avversari e arbitri. Si vedrà. Intanto dal campo arrivano buone notizie: Francesco Totti sta bene e con il Bologna ci sarà. Allarme rientrato, la botta alla caviglia non ha dato problemi al capitano, che ieri si è regolarmente allenato con i compagni. Come si è allenato Balzaretti che, in tempi record, torna a disposizione del mister. A questo punto non è quindi da escludere che il terzino della nazionale possa addirittura giocare titolare domani, anche se Zeman nelle sedute tattiche ha provato quasi sempre sulle fasce Piris e Taddei. Ed è Taddei, al Romachannel, a mettersi completamente a disposizione del tecnico boemo. «Sono umile, non mi faccio problemi per il ruolo, d’altra parte mi manca da fare solo il portiere. Mi trovo meglio a sinistra, per le chiusure».
Il brasiliano è uno dei pochi veterani rimasti nello spogliatoio. «Abbiamo fatto una grande preparazione, se la porteremo sul campo ci leveremo tante soddisfazioni». Chi non sa se riavrà una maglia dal primo minuto è Pjanic. Rientrato solamente mercoledì dagli impegni con la Bosnia, il centrocampista è in ballottaggio con Marquinho, che nei giorni di sosta per il campionato ha lavorato molto nel ruolo di intermedio, insieme a Tachtsidis e Florenzi.