(F. Ferrazza) – Torna titolare, Daniele De Rossi, una delle speranze che ha la Roma di Zeman di imporsi a Torino. Stasera, contro la Juventus, l’incerto centrocampo giallorosso ritroverà il suo uomo più importante, compagno in azzurro e grande amico di Pirlo, suo dirimpettaio, chioccia per gli acerbi Tachtsidis e Florenzi (Pjanic, infortunato, non è stato convocato). Sulle spalle di De Rossi e, ovviamente, di Totti pesano le speranze dei romanisti di uscire a testa alta dallo Juventus Stadium, in mezzo a un mare di giovani che rischiano di sentire troppo nella gambe la tensione di un ambiente surriscaldato. Recupero fondamentale anche quello di Osvaldo, i cui gol mancano a un attacco che ancora fatica. I dubbi Zeman ce l’ha sulla fascia destra, dove si giocano una maglia da titolare Destro e Lamela.
Ieri il tecnico boemo ha provato Nico Lopez, fresco della nascita del primo figlio, esperimento da utilizzare
in corsa perché molto probabilmente sarà confermato Lamela. Destro non sta benissimo fisicamente e dovrebbe cominciare dalla panchina, proprio contro quella Juve che più di tutte ha provato a strapparlo alla concorrenza romanista. Zeman riflette sulla formazione migliore da schierare, mostrandosi sicuro e non sentendosi in bilico.
«Non dipende mai solamente da me il mio futuro in giallorosso, non prendo io le decisioni, non mi preoccupo. Io sto facendo il mio lavoro
al meglio. Che la Roma non c’è lo dite voi, per me c’è, ho fiducia e continuo a dire che la squadra mi sta soddisfacendo. È normale che i risultati ci manchino, ma se uno andasse alla ricerca delle cause, parlerebbe diversamente. Voi forse non vi rendete conto». Una difesa a spada tratta del lavoro fin qui fatto e delle potenzialità del gruppo che allena, ma è normale che stasera, per Zeman, sarà già un primo importante crocevia.