E’ successo esattamente il contrario di quello che dicono la maggior parte dei critici: la Roma ha perso perché non ha seguito le indicazioni di Zeman e non ha giocato il suo calcio. Si poteva fare meglio, ma quelli sono errori individuali che non ti puoi aspettare. In un 3 contro 1 in area di rigore, non puoi prendere gol, sul secondo poi ci sono una serie di rimpalli sfortunatissimi, mentre sul terzo c’è la disgrazia tra Stekelenburg e Burdisso. La Roma non è stata costruita per gestire le partite, ma per farle. Piris? Ha sbagliato una cosa che purtroppo per lui diventa cruciale: il fuorigioco. Per il resto poi, gli ho visto fare bene 70 minuti. Come José Angel? No, non credo. Allo spagnolo si chiedevano cose diverse, mentre Piris è un difensore che consente a Zeman di mantenere l’equilibrio. Il problema non è tanto di organizzazione tattica, ma anche di quella societaria: oltre all’allenatore, ci deve essere uno che spieghi ai giocatori che ci vuole un po più di “juventinite” nello spogliatoio, servirebbe qualcuno che spiegasse ai giocatori che anche la palla più insignificante, può essere quella della vita. Se non lo capiscono, vuol dire che c’è qualcuno che deve farsi sentire. Totti? Se non ci fosse lui, è questa la domanda. Un limite però glielo riconosco, ma so che non è nel suo carattere: nello spogliatoio, quando le cose non vanno, non prende di petto i compagni di squadra. Probabilmente con De Rossi in campo ci sarebbe stata più cattiveria, più carisma, anche perché è un giocatore che sa come possono finire certe partite. Avendo avuto più allenatori, sa bene che ci sono dei momenti in cui un giocatore di grande personalità deve dare una svegliata agli altri. Magari in campo c’è chi lo fa, magari c’è anche in panchina, ora spero che lo facciano i dirigenti. La Roma, anche in un secondo tempo giocato male, ha creato due nitide azioni da gol. La squadra ha delle potenzialità incredibili, non fermiamoci al primo tempo, ma ripeto, lo spogliatoio, dovrebbe “juventinizzarsi”. Florenzi? Questo è per lui il momento più complicato. Deve mantenersi con i piedi saldissimi per terra, perché adesso può spiccare il volo o cadere.