(F.Balzani) – L’ultima picconata ha spaccato anche la Capitale. La battuta di Zeman sul presidente della Federcalcio Abete («Non è nemico mio, ma del calcio») stavolta non ha scatenato la ola di approvazione dei tifosi giallorossi. Anche la dirigenza non ha preso bene l’uscita del suo tecnico e, pur non rilasciando ufficialmente dichiarazioni, ha lasciato trasparire tutto il suo disappunto. Insomma la Roma tace, ma non acconsente. Se ne è parlato, e tanto, invece sul web e nelle radio.
Tra i contro spicca David Rossi, prima voce di Teleradiostereo (emittente che ha avuto le radiocronache delle partite, quindi vicina alla società): «Zeman sta diventando vittima del suo personaggio. Una volta a settimana ne dice una su tutto e tutti. Da tifoso mi augurerei che Zeman si dedicasse al 90% alla squadra e 10% a queste battaglie».
Di parere opposto Max Leggeri, storico conduttore della trasmissione «1927» su Manà Sport: «Sto con Zeman, semplicemente perché dice la verità e i fatti negli anni gli hanno dato ragione. Resto colpito dai tanti tifosi che lo criticano e che temono ritorsioni da parte del Palazzo. Così non si fa altro che certificare le denunce del boemo». […]