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NAZIONALE Osvaldo: “Non sono antipatico, alcuni arbitri sono più nervosi di noi. Totti? Il più forte con cui abbia mai giocato” (AUDIO)

Osvaldo in Nazionale

Tornato in Nazionale dopo la delusione Europea, Pablo Daniel Osvaldo, ha parlato oggi in conferenza stampa a Coverciano, affrontando diversi temi caldi che lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi. Ecco le sue parole:

Pensi di giocare titolare?

“Non lo so, questo comete Prandelli. Se giocherò sarò felice e darò il massimo”.

L’esclusione all’Europeo?

“Non ho pensato di aver salutato la Nazionale, il Mister mi ha dimostrato stima, è chiaro che devo fare bene nella Roma per essere convocato in Azzurro, lo scorso anno alla Roma non feci benissimo e forse stato giusto non essere chiamato. Non avevo fatto delle prestazioni all’altezza”.

Sulle dichiarazioni di Prandelli?

“Evidentemente si, non è che ero nervoso, ma non ho fatto prestazioni all’altezza di un giocatore da Nazionale. Penso che abbia ragione il mister”.

Sugli arbitri?

“Non è che sono antipatico. A volte uno ha delle reazioni che si possono anche capire. Ci devo lavorare, ma con alcuni arbitri ci si può dialogare e capiscono, altri invece sono più nervosi di noi”.

Sul modulo in Nazionale?

“Credo che uno si deve adattare a tutte le situazioni. Con il mister ho giocato a Firenze, e più o meno conosco i movimenti, poi uno si deve adeguare e a volte le cose riescono, a volte no”.

Sul rapporto con Totti?

“Per me Francesco è un grande come persona. Come giocatore che dobbiamo dire? E’ il calciatore più forte con il quale ho mai giocato, vede delle cose che noi comuni mortali non vediamo. E’ molto più facile giocare con lui accanto”.

Ti consideri responsabilizzato?

“Questo potrebbe essere un anno importante, mi sento addosso la giusta responsabilità e spero di fare bene qui e alla Roma”.

Le voci di mercato ti vedevano lontano dalla Roma

“Ho sempre detto che sto bene a Roma, io volevo rimanere e penso che i giallorossi non mi volessero cedere”.

Roma da scudetto?

“Ancora è presto, abbiamo esordito in Campionato facendo una partita così e così, con l’Inter abbiamo fatto bene, vedremo dopo 10 giornate, lì potremo dire se la Roma può essere una candidata allo scudetto”.

Zeman e gli attaccanti?

“Zeman ti dà tantissimo, lui pratica un gioco offensivo, mi ha aiutato a cambiare anche caratterialmente, anche se devo migliorare ancora”.

Cosa pensi di Del Piero che se ne va?

“Dispiace, è un grande giocatore che ha sempre giocato con la stessa maglia”.

In Italia ci sono tante punte giovani: si cerca il gioco di attacco?

“I giovani stanno trovando più spazio, soprattutto gli italiani, non è un caso, ma anche nei paesi stranieri ce ne sono. Sicuramente la mentalità in Serie A è cambiata. Ogni anno il Calcio italiano diventa più bello”.

Quest’anno sei più cattivo agonisticamente?

“Forse da quando sono tornato in Italia, è cambiato qualcosa. Quest’anno sono partito bene e la cosa più difficile è continuare a giocare bene”.

Tu e Pazzini dalla Fiorentina siete ceduti, con Prandelli eravate in panchina. Adesso il Mister vi ha promossi?

“Parlo per me. A quei tempi a Firenze non ero maturo e c’erano giocatori importanti come Mutu e Gilardino, è normale che avessi meno spazio. Il fatto che Prandelli mi abbia chiamato in Nazionale è una dimostrazione di stima”.

ASCOLTA LA CONFERENZA DI OSVALDO

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