La serie A lascia spazio alla Nazionale per la preparazione in vista dell’esordio nelle qualificazioni mondiali, il primo a parlare come di consueto, è il c.t. degli azzurri Cesare Prandelli. Queste le sue parole:
Toni alla Fiorentina?
“Il mio primo pensiero? Ho sorriso. Conoscendo Luca ed il presidente Andrea Della Valle so che si rispettano e si stimano. E’ un bel gesto d’amicizia, un gesto sportivo, secondo me Luca si presenterà ai suoi “nuovi” tifosi nel modo migliore. Anche se ha 35 anni”.
Un giudizio sulla giornata di campionato?
“Ho visto buone partite, con una bella intensità. Sono convinto che quest’anno vedremo un buonissimo spettacolo, un gioco di qualità. Pazzini? Anche Osvaldo direi… Potremmo cambiare qualcosa tatticamente, provare anche altre soluzioni, magari un nuovo modulo. Quando hai delle alternative è sempre un vantaggio per la squadra. E poi per far capire a tutti che chiunque si impegni e renda ha una possibilità. Senza preclusioni. Su Osvaldo in particolare, negli ultimi tempi lo avevo visto troppo nervoso. Per questo lo avevo tenuto fuori”.
Su un eventuale cambio di modulo?
“Non è un fatto di difesa, ma di equilibrio. Troveremo squadre che cercheranno di pressarci, di prendere l’iniziativa. Vorrei proporre una squadra molto più intensa come gioco. Quindi devo avere delle alternative tattiche. Sulla difesa a tre la convocazione di Giaccherini rientra in quest’ottica. Uno come lui con me avrà sempre spazio: può dar ritmo alla gara, e può ricoprire più ruoli. Già da oggi, in allenamento, proveremo qualcosa. Però attenzione, non credo cambieremo qualcosa subito, anche se non mi sento di dire che giocheremo a quattro. Devo fare delle prove”.
Su Cassano?
“Comincio con Chiellini e Thiago Motta. Loro hanno avuto problemi in passato e non vogliamo penalizzare le squadra di appartenenza. Su Cassano il motivo è che è al 60% della condizione. Sulle sue dichiarazioni al Milan, non ci voglio entrare. Credo che lo scambio con Pazzini convenisse ad ambedue le squadre”.
Su Insigne?
“E’ giovane ma sta dimostrando il suo valore. Al di là dell’età e dei moduli”.
Sulla maggiore presenza di italiani nelle squadre di club?
“Secondo me, più della crisi, c’è un progetto tecnico alla bese che prevede gli italiani. ed anche il valore degli stessi. Ad esempio il Milan, ma anche la Juve”.
Su Totti?
“Ci starebbe benissimo in nazionale, se avesse sempre questa condizione. Quando vedi Totti è il calcio, bisognerebbe che non smettesse mai. Poi però c’è un progetto da portare avanti, ci sono dei giovani da verificare”.
Su Giovinco?
“Deve solo trovare continuità. Questo vale per tutti i giovani. In questi anni lo abbiamo chiamato per le sue qualità, e non c’eravamo sbagliati. Adesso deve confermare. Blocco Juve? La Juventus ha cominciato prima a puntare sugli italiani, per questo ci sono più giocatori convocati”.
Su Zeman?
“La mia considerazione su di lui è sempre stata altissima. Quando sui banchi di Coverciano si studia il 4-3-3 si studia Zeman. E’ un punto di riferimento. Poi, perchè abbia avuto problemi o minori occasioni in carriera non lo so”.
Sul rapporto con Lega e Federazione?
“La nazionale è di tutti, io faccio solo delle richieste che spero vengano accolte. Sugli stage, spero ci sia collaborazione da parte di tutti e la possibilità di farli”.
Sulle polemiche, sopratutto tra presidenti?
“Non mi sembra ci siano state grosse cose. Comunque, come sempre, faccio riferimento allo spirito olimpico. Prendiamo esempio, abbassiamo i toni, anche su argomenti importanti”.
Sull’onere e l’onore di essere vicecampioni d’Europa?
“Non sono preoccupato, penso sopratutto alla partita di venerdì. E’ un girone molto molto delicato. La mia preoccupazione non è per il movimento calcio, che (dite voi) non è all’altezza, quanto agli avversari che ci troveremo davanti”.
Sulle dichiarazione fatte su Conte?
“Non mi rimangio nulla, e poi gli hanno dato 10 mesi di squalifica. Dovevano dargli l’ergastolo? Poi c’è differenza tra l’omessa denuncia ed il condizionare le partite. L’omessa denuncia è difficile da giudicare”.
Sulle possibilità a livello europeo?
“Vedendo l’intensità di gioco nelle prime partite, sono fiducioso”.
Sul campionato?
“La Juve fin dall’inizio ha dato continuità, e si è riproposta a grandi livelli. Grande curiosità sulla Roma e la Lazio. Napoli ed Inter anche. Però la Lazio mi sembra quella che ha dato qualcosa in più.”